CARMAGNOLA Nessuno degli otto siti piemontesi individuati da Società di gestione degli impianti nucleari (Sogin) come potenzialmente adatti a ospitare il deposito nazionale delle scorie radioattive è idoneo: lo comunica l’istruttoria redatta dalla Regione. L’approfondimento di funzionari e tecnici dell’Arpa ha rivelato come non esistano le condizioni necessarie. Lo studio si è uniformato ai criteri seguiti da Sogin per la redazione della Carta nazionale dei siti: fra questi ci sono fattori come sismicità, idrogeologia, presenza di acque sotterranee e aree naturali protette.
Il documento, che verrà trasmesso alla società statale, conclude la fase di consultazione pubblica, ovvero il periodo di 180 giorni concesso agli enti territoriali, proprio dalla Sogin per esporre le eventuali controdeduzioni. Adesso toccherà dunque all’azienda compilare una nuova Carta, che ridurrà il numero dei siti – al momento sono 67 – atti a ospitare il futuro deposito nazionale dei residui radioattivi.
Dennis Bellonio
