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Seminare l’ottimismo del Vangelo anche in estate

Seminare l’ottimismo del Vangelo anche in estate
Gesù e gli apostoli, da miniatura del XV secolo di Cristoforo De Predis, Torino, Biblioteca già reale.

PENSIERO PER DOMENICA – XV TEMPO ORDINARIO – 11 LUGLIO

Sembrano quasi fuori tempo le letture della XV domenica del Tempo ordinario, incentrate sul tema della missione: l’estate è notoriamente il momento in cui molte attività pastorali vanno in vacanza. Le pagine bibliche scelte per la Messa meritano tuttavia una particolare attenzione, perché prospettano un quadro esauriente della missione e suonano come invito a ripensarla al di fuori degli schemi consueti. Possiamo inquadrare il tema attraverso tre domande.

Seminare l’ottimismo del Vangelo anche in estate
Gesù e gli apostoli, da miniatura del XV secolo di Cristoforo De Predis, Torino, Biblioteca già reale.

Cosa siamo chiamati ad annunciare? La risposta è nel prologo della lettera agli Efesini (1,3-14), un testo molto denso teologicamente, sintetizzabile però in questi termini: la nostra vita è nelle mani di Dio. È lui che ci ha scelti, che ci ha chiamati prima alla vita, poi a essere suoi figli in Cristo. In una società che cambia a ritmi vertiginosi, scalzando secolari certezze, diventa per molti difficile trovare un senso della vita. Riuscire a trasmettere un senso della vita è oggi una vera e propria sfida, per genitori, educatori, missionari.

Dove annunciare? La risposta è nella vicenda di Amos, proposta nella prima lettura (Am 7,12-15). Questo profeta dell’VIII secolo a.C. è un uomo dei campi, che a un certo punto della sua vita sente la chiamata a denunciare i guasti della società in cui vive, richiamando il vero culto a Dio. Si scontra con il cappellano di corte, il sacerdote Amasia, che vuole impedirgli di parlare a Betel, tempio ufficiale del regno. Amos replica seccamente, ricordando che la sua predicazione è risposta a una chiamata e non persegue interessi di carriera. Noi sappiamo che questo profeta continuerà a parlare, dovunque avrà la possibilità di farlo, con grande coraggio.

Come annunciare? Lo indica Gesù ai suoi discepoli, mandandoli per la prima volta in missione (Mc 6,7-13). Le sue indicazioni sono un punto di riferimento per chiunque senta di dover rispondere alla chiamata a essere testimone del Vangelo. È importante non essere da soli, avere uno stile di povertà ed essenzialità, perché ritrovare la bellezza della semplicità fa parte del vivere secondo il Regno. La vacanza può essere un tempo privilegiato per fermarci e andare in profondità e per parlare con la gente vicina a noi, mettendo in conto anche la possibilità del rifiuto. L’annuncio non ha luoghi esclusivi: deve avvenire là dove la gente vive la vita di ogni giorno. In questo senso, è una precisa chiamata a laici e famiglie. Seminare un po’ di ottimismo e di speranza è oggi un gesto di amore nei confronti dei fratelli e un preparare il terreno alla semina del Vangelo.

Lidia e Battista Galvagno

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