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Montà: tra tangenziale e Redina il valzer delle riaperture

Montà: tra tangenziale e Redina il valzer delle riaperture

MONTÀ Molti e importanti lavori stanno interessando la viabilità montatese, sia sulla vecchia strada ex provinciale della Redina, sia (per un periodo più limitato) sulla circonvallazione. Per fare il punto della situazione abbiamo interpellato il comandante dei Vigili urbani, Pierlorenzo Caranzano. «Il 13 settembre era stata chiusa al traffico la variante al centro abitato. Pur non essendo il Comune proprietario di questa strada possiamo dire che, nei quattro giorni di chiusura, è stato sostituito integralmente il giunto di raccordo che si trova arrivando da Canale, prima della terza galleria. Il raccordo congiunge il viadotto rio Canneto con la galleria Montà», spiega Caranzano. Prosegue il comandante della Polizia locale: «Inoltre sono stati effettuati lavori di pulizia lungo tutto il tratto della provinciale ed è stata rifatta la segnaletica orizzontale. Nel momento di chiusura della tangenziale, per poter disporre di un tracciato dove deviare la circolazione è stata riaperta in via temporanea la strada comunale della Redina, chiusa da qualche mese per lavori straordinari di manutenzione».

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L’ex provinciale dalla Redina, ora di competenza comunale.

A proposito della strada storica che conduce in paese, Caranzano afferma: «La maggior parte dei lavori è stata eseguita, con il consolidamento di vari punti della carreggiata, la realizzazione di micropali in cemento armato, cordoli e spallette e la sostituzione parziale delle barriere di contenimento». Conclude il comandante: «Per completare i lavori in sicurezza e provvedere alla sistemazione del manto stradale e della segnaletica occorreranno ancora alcune settimane, con conseguente divieto alla circolazione dei veicoli. Il divieto non sarà subito esecutivo in quanto l’Amministrazione comunale ha posticipato i lavori per venire incontro alle esigenze di chi è impegnato nella vendemmia. Pertanto la Redina verrà, presumibilmente, richiusa a partire dalla seconda metà di ottobre».

Giorgio Babbiotti

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