ALESSANDRIA Quarantamila metri quadri di terreno, vicini all’alveo del torrente Curone, dove erano ammassati e interrati cumuli di lastre di amianto, contenitori di prodotti chimici velenosi, materiale edile e agricolo, pneumatici, elettrodomestici e mobili mimetizzati tra la vegetazione. È quanto ha scoperto la Guardia di Finanza di Tortona durante alcuni controlli nell’Alessandrino, avvalendosi della collaborazione dell’Arpa Piemonte che ha accertato la presenza di rifiuti pericolosi. Tre aree distinte sono state interessate dall’intervento delle Fiamme gialle: nessuno dei proprietari, sia il Demanio che privati, era a conoscenza del fatto che i propri terreni fossero divenuti, da tempo, una discarica a cielo aperto.
Pertanto, è stata sporta denuncia alla Procura di Alessandria verso ignoti per la violazione delle norme in materia di tutela ambientale. Le discariche abusive sono state sottoposte a sequestro e affidate in custodia giudiziale ai responsabili dell’area tecnica dei Comuni di competenza, con poteri di bonifica. L’intervento consentirà anche di procedere al recupero dell’ecotassa, cioè il tributo previsto per il deposito in discarica di rifiuti solidi di chiunque abbandoni, scarichi o effettui un deposito incontrollato di rifiuti o, in mancanza, del proprietario dei terreni sui quali insiste la discarica abusiva.
l.g.
