Ultime notizie

Marello sul Pnrr Sanità: i fondi vanno spesi in modo oculato

 Approvato uno strumento proposto dal gruppo Pd che prevede contributi a sostegno della capitalizzazione delle piccole e medie imprese

TORINO In queste ore il Consiglio regionale del Piemonte sta discutendo sul Pnrr Sanità e, in particolare, della delibera predisposta dalla maggioranza in merito alla programmazione sanitaria relativa a case e ospedali di comunità e alle centrali operative territoriali. «Il Piano, che avrebbe dovuto rispondere alle esigenze dei singoli territori e che avrebbe dovuto essere scritto con il contributo di tutti gli attori interessati, è purtroppo una scatola vuota, un semplice elenco di indirizzi, senza alcuna distinzione tra strutture nuove e ristrutturazioni di edifici esistenti, stilato senza essere basato su analisi e dati concreti», ha dichiarato in proposito il presidente del gruppo Pd Raffaele Gallo.

Dello stesso avviso anche il consigliere regionale Maurizio Marello: «Questo momento storico dovrebbe aprire un percorso fondamentale per la Sanità piemontese. Il nostro Paese ha l’occasione di investire molto grazie al Pnrr, ma se tale occasione sarà sprecata rappresenterà un debito ancora maggiore sui nostri figli e nipoti. Si tratta ora di decidere come mettere a terra questi progetti e come realizzarli». Aggiunge Marello: «Ritengo che a tale Piano dovrebbe essere accostata l’espressione tenere i piedi per terra. La sensazione che si prova in questi mesi è quella che il nostro Paese, prima attento al debito pubblico, abbia a disposizione miliardi e possa spenderli a piacimento. Questa sensazione è pericolosa poiché potrebbe portarci a sprecare fondi che andranno invece spesi per offrire delle reali prospettive di rilancio al nostro Paese. I fondi del Pnrr andranno spesi, appaltati e rendicontati entro il 2026: il rischio, perciò, è quello di non riuscire a spenderli tutti o, peggio, di spenderli male. Il Piemonte intende utilizzare oltre 200 milioni di euro nella realizzazione di case e ospedali di comunità senza considerare che, prima, sarebbe indispensabile riorganizzare la medicina territoriale. Come minoranza abbiamo sollevato non pochi dubbi rispetto alla delibera: per esempio dove localizzare le case di comunità. Su questo punto si sono verificate vicende incomprensibili come quella che coinvolge la casa della salute di Villanova d’Asti, iniziata e mai considerata all’interno dei progetti Pnrr».

Conclude Marello: «Un’operazione di edilizia sanitaria andrebbe fatta seguendo obiettivi e finalità precise, non semplicemente partendo dai muri senza sapere che cosa vi sia dentro. Ci saremmo attesi che l’identificazione dei progetti da seguire fosse realizzata con maggiore attenzione alla sanità che si vuole costruire. Offriamo ancora il nostro impegno a monitorare e cercare di recuperare il tempo perduto».

Banner Gazzetta d'Alba