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Cirio: «Gioia per la fine dell’emergenza ma il virus non si cancella per decreto»

Covid: in Piemonte 639 positivi, continua l’aumento dei ricoverati 1

TORINO «È un momento che viviamo tutti con grande partecipazione emotiva, attendevamo questa giornata da tempo e vogliamo viverla nel senso più corretto del suo significato: da una parte gioire per la fine dell’emergenza, dall’altra non pensare che il Covid sia stato per decreto cancellato dalla nostra vita». Così il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, aprendo la conferenza stampa convocata oggi in Regione per fare il punto sulla situazione epidemiologica in Piemonte nel giorno in cui si chiude lo stato di emergenza Covid-19.

Cirio: «Gioia per la fine dell'emergenza ma il virus non si cancella per decreto»

Intanto, oggi (giovedì 31 marzo) l’Unità di crisi regionale ha comunicato 3.255 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 9,8% di 33.160 tamponi eseguiti, di cui 29.684 antigenici. Il totale dei casi positivi diventa 1.054.398.

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Nel bollettino quotidiani vengono anche conteggiati otto decessi, che portano il totale a 13.197  e 2.457 pazienti guariti. 

  • I ricoverati in terapia intensiva sono 22 (-2 rispetto a ieri)
  • I ricoverati non in terapia intensiva sono 598 (-16 rispetto a ieri)
  • Le persone in isolamento domiciliare sono 52.517

«Con un indice di trasmissibilità Rt superiore a 1, ci troviamo in un contesto nel quale i contagi aumentano: se si allentano le restrizioni è fisiologico. Speriamo che la curva torni ad abbassarsi, ma stiamo già contattando le case farmaceutiche per farci trovare pronti in autunno, sperando di non dover utilizzare nulla». Così l’assessore alla sanità della Regione Piemonte, Luigi Icardi, ha sottolineato nella conferenza stampa della Regione.

Incidenza bassa ma il Covid non è sparito

«Il Covid non è sparito e non sparisce per decreto. Oggi in Piemonte abbiamo l’incidenza più bassa d’Italia ma non dobbiamo illuderci. I dati ci dicono che la situazione è buona, ma il virus c’è e dobbiamo continuare a stare attenti e insistere con la campagna vaccinale», ha rimarcato Cirio.

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«Abbiamo il 96,2% dei cittadini piemontesi vaccinati – ha rimarcato Cirio – e l’84,3% che ha concluso il ciclo primario. Ci sono poi 165mila persone immunizzate naturalmente, ma abbiamo ancora 358mila non aderenti alla campagna vaccinale: continuiamo a corteggiarli, abbiamo fatto di tutto e continueremo a farlo. E a chi non si è presentato per la terza dose – ha annunciato – scriveremo una lettera molto secca per spiegare che non si può rinviarla sine die senza vanificare l’immunità raggiunta. In ogni caso, restiamo in testa alle Regioni più grandi per le terze dosi».

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