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Mamoudou, 24 anni, ha trovato famiglia alla Nutkao di Canove

REPORTAGE Quando fra Mauro Battaglino ha iniziato a cercare aziende della zona di Alba con cui collaborare, è stato naturale partire dalla Nutkao. Perché è lì che ha lavorato negli anni Novanta, prima d’iniziare il suo percorso religioso. Il fondatore Giuseppe Braida, oggi in azienda nel ruolo di presidente, se lo ricorda bene. E cinque anni fa è stato il primo a dire di sì: «Nel 2017, non si sentiva la carenza di personale odierna. Ma mi era sembrato da subito importante offrire un’opportunità a chi rischia di non averne. Non potrei essere più felice di questa scelta, perché da sempre sono convinto che il mondo imprenditoriale possa giocare anche un ruolo in tal senso», spiega. «Il modello che propone fra Mauro è prezioso, perché si fatica a trovare persone che vogliano lavorare in fabbrica: è importante quindi ci siano progetti in grado di coinvolgere giovani volenterosi che altrimenti rischierebbero di rimanere inoccupati».

Mamoudou, 24 anni, ha trovato famiglia alla Nutkao di Canove
Mamoudou Berete con Abubacarr Touray al centro, il presidente di Nutkao Giuseppe Braida.

In questo momento, tra i quasi trecento dipendenti Nutkao, sei sono stati inseriti grazie ai Francescani. Uno di loro si chiama Mamoudou Berete, ha 24 anni ed è arrivato a Canove tre anni e cinque mesi fa. Si ricorda bene quel momento: «È stato il mio primo vero lavoro in Italia. Ho lasciato la Guinea cinque anni fa e sono entrato nel sistema di accoglienza italiano, ma per una serie di problemi con i permessi non potevo lavorare. A Torino, per fortuna ho incontrato fra Mauro, che mi ha aiutato e mi ha offerto quest’opportunità», spiega il giovane.

Dopo un primo periodo di prova, Mamoudou ha firmato il contratto a tempo indeterminato. È la sua grande vittoria, dopo tutte le difficoltà. Anche perché avere un lavoro fisso apre una serie di porte: a breve lascerà l’alloggio in cui vive da quando è arrivato a Canove e che condivide con altri quattro ragazzi, per trasferirsi nel suo nuovo appartamento in affitto a Guarene. «Mi piace vivere e lavorare qui. Ho anche preso la patente e ho la macchina», aggiunge. Insieme a lui, in pausa pranzo, conosciamo Abubacarr Touray. Originario della Sierra Leone, ha 29 anni ed è uno degli ultimi ragazzi inseriti da fra Mauro alla Nutkao, dove in questo momento è in prova: «Sono in Italia da otto anni e il mio percorso è stato lungo. Prima ero in un progetto di accoglienza ad Ancona, per poi essere trasferito a Torino. Quando si esce dal sistema, si è da soli, senza alcun supporto. E tutto è ancora più difficile, in una realtà dispersiva come la grande città. Ho iniziato a fare diversi lavoretti, fino a quando ho conosciuto i Francescani: quando mi è scaduto un contratto a tempo determinato in un autolavaggio, mi è stata proposta quest’opportunità alla Nutkao».

Per Abubacarr, è la prima esperienza in fabbrica: «Per me è tutto nuovo, ma mi trovo molto bene: finalmente sento di aver trovato la strada giusta per me».

f.p.

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