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Ucraina: già 4mila persone in Piemonte. Il sistema dell’accoglienza è pronto a reggere un urto molto maggiore

Ucraina: già 4mila persone in Piemonte. Il sistema dell’accoglienza è pronto a reggere un urto molto maggiore

TORINO «Il sistema di accoglienza del Piemonte è in grado di tenere». Lo ha sottolineato il presidente della Regione, Alberto Cirio, a proposito dei flussi di profughi dall’Ucraina, parlando a margine della cerimonia di consegna del sigillo regionale al milite ignoto.

«In questo momento – ha spiegato Cirio – abbiamo circa quattromila persone arrivate fuggendo dalla guerra in Ucraina. La maggior parte sono in ospitalità spontanea nelle famiglie e dai parenti, perché sono migliaia gli ucraini che vivono nella nostra Regione e stanno ospitando chi fuggiva. Una quota sono nelle nostre strutture, tutte le prefetture hanno allargato le maglie dell’ospitalità e hanno fatto bandi per cui hanno potenziato la loro capacità ricettiva. La stessa cosa ha fatto la Regione, che ha ampliato non solo le sue strutture regionali ma anche la disponibilità negli hotel».

«Il sistema – ha rimarcato Cirio – è pronto a reggere un urto anche molto maggiore di quello che sta arrivando. Dobbiamo però avere la consapevolezza che gestiamo un esodo diverso da quello tradizionale, che deve affiancare all’accoglienza istituzionale anche una attenzione all’accoglienza spontanea: una famiglia che si è fatta carico di ospitare chi scappava dalla guerra non deve essere lasciata sola e noi la aiutiamo. È operativo un conto corrente specifico della Regione Piemonte che verrà destinato proprio a sostenere queste famiglie».

«La guerra è sempre sbagliata»

Lo afferma il presidente del Piemonte, Alberto Cirio. «Come ha sostenuto il presidente Draghi la guerra non è mai giustificata e non è mai giustificabile. E tanto meno lo è quella che stiamo vivendo in queste settimane, che è una vera e propria aggressione del presidente Putin rispetto alla sovranità e alla libertà dell’Ucraina e del popolo ucraino».

Cirio annuncia un nuovo volo per salvare altri bambini

La Regione Piemonte tornerà al confine con l’Ucraina per salvare altri bambini malati di cancro, dopo i 13 già tratti in salvo a Torino nelle settimane scorse. Lo ha annunciato il governatore Alberto Cirio, a margine della cerimonia di questa mattina per il conferimento del sigillo della Regione al milite ignoto. Le cartelle cliniche già all’esame dei medici piemontesi sono dieci, ma il numero dei bambini potrebbe ancora salire.

«Noi dobbiamo condannare, fare gesti simbolici che fanno riflettere – ha affermato Cirio – ma poi dobbiamo anche essere operativi. Questo è il motivo per cui ancora oggi, come tutti i giorni, insieme al Coordinamento emergenza profughi qui in Piemonte lavoreremo con i prefetti, i sindaci e le amministrazioni locali per l’accoglienza. Ma soprattutto domenica mattina torniamo all’aeroporto di Iasi, in Romania, dove andremo a salvare altri bambini ucraini malati di tumore, dopo quelli che abbiamo già recuperato».

«Grazie all’aereo messo a disposizione dalla fondazione Lavazza e da Reale Mutua – ha spiegato – porteremo questi bambini a Torino con le loro famiglie per curarli all’ospedale infantile Regina Margherita. Saranno bambini che dormiranno in un letto anziché in un sottoscala, e che ci resteranno invece di venire staccati dalle macchine per essere portati nelle cantine degli ospedali ucraini quando suonano le sirene. Quello non è un mondo, e noi non solo consegniamo Sigilli ma facciamo anche atti concreti, perché ognuno deve fare la propria parte».

Ansa

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