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Cosa direi a un politico che viene a visitare le Langhe

LETTERA AL GIORNALE Leggo di un importante politico che prossimamente sarà invitato a visitare le nostre Langhe. E già immagino braccia distese di ogni genere, professione ed età, a indicare colline traboccanti di vigneti e solcate da strade tutte quante indispensabili a scavallare le sommità, disquisizioni in punta di palato su aromi e profumi di vini sublimi che inebrieranno (speriamo senza troppe conseguenze…) torme di turisti e incalliti frequentatori di cantine, altri progetti per sterminare altri preziosi alberi preziosi (sì, le ripetizioni sono volute…) e impiantare altri filari da innaffiare per molti mesi all’anno di veleni assortiti.

Intanto, in uno tra i punti più panoramici delle Langhe, è ormai giunta a termine la colata di cemento in barba alla natura violentata, a tutti gli animali sfrattati dalle loro tane secolari e all’erba che non crescerà più. Una colata di cemento tra le tante che, negli ultimi trent’anni, hanno deturpato questa terra meravigliosa.

Ecco, al politico importante indicate anche il risvolto oscuro del progresso e l’altra faccia del benessere: il territorio sventrato e umiliato, l’inquinamento galoppante, i tumori cresciuti come funghi. Al politico importante chiedete di valutare costi e benefici non negli anni, ma nei decenni, non soltanto per noi vecchi, ma per le generazioni che verranno. E chiedetegli se non sarebbe stato meglio, forse persino dal punto di vista economico, trasformare le Langhe non soltanto in uno sterminato crocifisso di pali, ma anche in un giardino di colori e profumi.

Con campi di fiori variopinti, distese di grano giallo e lavanda azzurra, alberi di vaste chiome a produrre aria pulita e accogliere famiglie di passeri, merli e ghiandaie. E meno odori nell’aria a turbare la frizzante purezza del mattino, la mitezza del pomeriggio, la dolce malinconia della sera che confonde l’orizzonte.

Sì, la Langa è sempre nel mio cuore e il regalo per me più bello è solcarla da passeggero in gita tra persone care, sempre stupita e incantata dalla sua bellezza. Da fiume ormai stanco che talvolta anela persino al mare, io ti lancio un appello accorato, o politico importante: non pensare soltanto alle prossime votazioni, ma abbi a cuore le prossime generazioni.

Tilde

Cosa direi a un politico che viene a visitare le Langhe

Gentile Tilde, i politici, ma anche la gente comune stanno prendendo tutti coscienza dell’importanza di salvaguardare la natura nella quale siamo immersi e dalla quale dipende il nostro futuro. A parte gli episodi di degrado ambientale, che puntualmente vengono denunciati, sta crescendo la sensibilità, anche grazie a tanti gruppi di volontariato che portano avanti la battaglia non solo a parole, ma impegnandosi nel concreto. La comunità Laudato si’ Gazzetta d’Alba, e tutte le altre nate in Italia alla luce dell’enciclica di papa Francesco, ne sono un esempio.

g.t.

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