ASTI La generosità dei bambini delle scuole d’infanzia e di quelle primarie di Asti consentirà alla Pediatria e all’Ostetricia dell’ospedale Cardinal Massaia di contare su 5 nuove cullette per neonati (comprensive di 2 cupolette). Saranno utilizzate nel nido del nosocomio: sono cullette mobili, trasportabili su un carrellino, al cui interno può essere messo il neonato, dopo la nascita, e collocato a fianco del letto della mamma, rafforzando il rapporto reciproco e l’allattamento al seno. Del valore di circa 900 euro, le cullette rappresentano la prima parte di una donazione approssimata sui 1.700 euro, che sono stati ricavati nell’ambito della raccolta fondi “uNa…tale solidarietà costa poco.” Come ogni anno, l’iniziativa è stata promossa dai Servizi istruzione ed educativi della Città di Asti in collaborazione con l’associazione Il dono del volo. Vi hanno hanno aderito 14 scuole dell’infanzia, primarie statali e paritarie, più i nidi d’infanzia comunali. Durante il periodo pre natalizio, sono state collocate nelle scuole 118 bottigliette di plastica riciclata, tutte riempite in pochi giorni con monetine da 1, 2 o 5 centesimi, per un totale di 1.689 euro: piccoli gesti di solidarietà a favore della comunità e della sanità astigiana, a beneficio dei neonati dell’ospedale Massaia.
Le donazioni sono state raccolte da Il dono del volo, che si è occupata dell’acquisto delle cullette. La somma restante sarà impiegata per comprare una nuova apparecchiatura destinata all’area materno-infantile, un monitor multiparametrico carrellato, del valore di circa mille euro, per il pronto soccorso pediatrico. «Siamo disponibili a integrare la cifra rimasta con ulteriori risorse per acquistare il monitor, rispondendo alla richiesta di questo attrezzo necessario all’ospedale», ha detto Caterina Calabrese, presidente del Dono del volo. Il direttore generale dell’Asl Flavio Boraso ha commentato: «Siamo grati per questa iniziativa di solidarietà, inserita nell’ambito dell’importante spirito collaborativo con associazioni ed Enti del territorio, che ho riscontrato ad Asti in questo anno e mezzo. Desidero ringraziare anche i nostri operatori: il punto nascita dell’ospedale è un’eccellenza regionale».
Manuela Zoccola
