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Domani inizia il Giro d’Italia. Al via anche gli albesi Diego Rosa e Matteo Sobrero

Domani inizia il Giro d'Italia. Al via anche gli albesi Diego Rosa e Matteo Sobrero

CICLISMO Per il ciclismo albese quella che inizia domani a Budapest sarà un’edizione storica del Giro d’Italia. Per la prima volta al via ci saranno due corridori della nostra zona: il langarolo Matteo Sobrero, 24 anni, di Montelupo Albese, e il roerino Diego Rosa, 33 anni, di Corneliano. I due ciclisti albesi affronteranno la corsa a tappe con obiettivi diversi. Sobrero, con l’australiana Bike Exchange-Jayco, sarà al servizio di Simon Yates, uno dei candidati alla vittoria finale. Rosa, con l’italo-spagnola Eolo-Kometa, farà da chioccia a una pattuglia di giovani che, come accade alle squadre professional, cercheranno di movimentare le tappe andando all’attacco il più possibile. «La preparazione è andata bene. Abbiamo fatto un bel lavoro e ho voglia di ripartire. L’ultimo grande Giro l’ho disputato nel 2017», afferma Rosa, che dal conteggio esclude il Tour 2020, durato solo una settimana a causa di una caduta. «Giocheremo le nostre carte entrando nelle fughe e cercando di arrivare in fondo. Le tappe più adatte a me sono quelle intermedie, non di alta montagna, ma neppure da velocisti. Per fare risultato serve fortuna e un po’ di incoscienza. Vivremo alla giornata, in base alla condizione», conclude Rosa.

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Il cornelianese Diego Rosa (terzo da sinistra) sul palco di Budapest

Sobrero ha preparato la corsa rosa in altura e disputando il Giro di Romandia. «Dopo il ritiro in quota, ho fatto un po’ di fatica, ma era prevedibile. Mi mancava il ritmo della gara e ho affrontato la corsa come preparazione per il Giro d’Italia. La squadra sarà al servizio di Yates. Il mio compito sarà di rimanere con lui sulle salite, ma spero di far bene nelle due prove a cronometro e in qualche altra tappa. Lo scorso anno ho raggiunto la forma migliore negli ultimi giorni. Quest’anno spero di trovare la condizione fin dall’inizio».

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Matteo Sobrero (terzo da sinistra) alla presentazione delle squadre del Giro d’Italia.

Con Pogaçar e Roglic che disputeranno il Tour e il vincitore del 2021 Bernal fermo per infortunio, sulla carta sembra un Giro d’Italia molto aperto, con tanti pretendenti alla vittoria finale: l’ecuadoriano Carapaz (vincitore nel 2019), il portoghese Almeida, l’inglese Yates, il colombiano Lopez, l’australiano Hindley, gli olandesi Dumoulin (primo nel 2017) e Kelderman e lo spagnolo Landa. Per le tappe di pianura ci sono velocisti come Ewan, Demare (maglia ciclamino 2020), il veterano Cavendish, Gaviria e Nizzolo, mentre le frazioni più mosse potrebbero ingolosire cacciatori di classiche come Van der Poel e il veterano “don Alejandro” Valverde.

Le prime tre tappe saranno in Ungheria, Paese che doveva già ospitare il via del Giro del 2020. La prima frazione (venerdì 6) sarà da Budapest a Visegrad, 195 chilometri in gran parte pianeggianti, ma con gli ultimi cinque in salita adatti agli attaccanti. Sabato 7 toccherà alla cronometro nel centro di Budapest, di soli 9,2 chilometri, ma con uno strappo conclusivo di 1.500 metri piuttosto insidioso, con punte del 14 per cento e tratti in pavè. Domenica, spazio ai velocisti, con la frazione pianeggiante di 201 chilometri da Kaposvbàr a Balatonfured, senza difficoltà altimetriche.

Oltre a Rosa e Sobrero, a rappresentare il Piemonte al Giro ci saranno anche il torinese Fabio Felline (Astana) e il pinerolese Jacopo Mosca (Trek Segafredo).

Corrado Olocco

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