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Pallacanestro: a Bra con l’Aido, il memorial Andrea e Paolo Caretti

PALLACANESTRO L’undicesima edizione trofeo Caretti del 4 e 5 giugno porta in campo compagini over 40 provenienti da differenti regioni per ricordare due figure di spessore sportivo, Andrea e Paolo Caretti per anni legate al mondo del basket. Le giornate di sport sono volute dall’Unione nazionale veterani di Bra e coinvolgono L’Aido, Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule, che proporrà momenti di riflessione stimolando l’adesione al dono per ridare una speranza di vita ai tanti pazienti in lista d’attesa per un trapianto.

Si gioca all’area verde di frazione San Michele con le semifinali il sabato e le finali alla domenica: in campo selezioni di Bra, Genova, Bergamo e Torino.

Pallacanestro: a Bra con l’Aido, il memorial Andrea e Paolo Caretti

«Non posso nascondere la soddisfazione per essere nuovamente riusciti a mettere in pista un evento sportivo tanto caro alla sezione Unvs di Bra e questo grazie ad Aido con cui collaboriamo da tempo, forti di concetti di utilità sociale in un contesto comunitario», dice il presidente Giuseppe Gandino a cui fa eco Gianfranco Vergnano riferimento di Aido: «Se è vero che la passione sportiva personale è proprio il basket, indubbiamente l’iniziativa che a breve vivremo è nelle corde personali e in quelle della nostra realtà associativa che ha come mission la tutela della vita e in questa direzione promuove cultura e informazione alla donazione di organi tessuti e cellule».

«Per il team dirigente dei Veterani di Bra sarà una due giorni particolarmente impegnata. In occasione della Giornata nazionale dello sport daremo concretezza a un corner informativo nella via centrale della città che ci vede attivi da ben 15 anni, un’opportunità di conoscenza della nostra realtà riconosciuta benemerita dal Coni nazionale e Aps dal Ministero del lavoro. Parallelamente abbracceremo Aido per gli aspetti organizzativi del Caretti: siamo abituati a lavorare ed a lavorare sodo con impegno e determinazione perché crediamo nel ruolo sociale e nell’importanza di esser al fianco in particolare ai giovani e alla diversa abilità», conclude Giuseppe Sibona dirigente di Aido e Unvs Bra.

Lino Ferrero

 

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