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Peste suina: altri due casi a Roma, tra Piemonte e Liguria 114 cinghiali infetti

Agricoltori roerini esasperati per i danni causati dai cinghiali

PESTE SUINA Altri due casi sospetti di peste suina sono stati trovati a Roma nella stessa zona dove è stato rinvenuto il primo caso al di fuori della zona di contenimento istituita da alcuni mesi tra Piemonte e Liguria.

La Regione Lazio dà l’ok agli abbattimenti selettivi invocati anche dal sottosegretario alla salute Andrea Costa come deterrente per «contenere la diffusione del virus».

I due nuovi casi sospetti sono stati individuati, su 16 campioni, nella stessa area interessata dalla zona rossa, decisa da un’ordinanza della Regione Lazio, e dove lunedì 9 maggio è partita l’installazione di reti metalliche per contenere la discesa degli ungulati nei quartieri più urbanizzati di Roma Nord.

I campioni sospetti verranno inviati all’Istituto zooprofilattico di Perugia per la definitiva conferma.

Ora la corsa a contenere il virus serve anche a scongiurare che la malattia varchi il Grande Raccordo anulare, dunque si tenta di circoscriverla in un’area più controllabile: le indagini, spiega  il commissario straordinario per la peste suina, Angelo Ferrari, hanno anche evidenziato come l’origine del virus romano possano essere i rifiuti mangiati dagli animali, dunque un’origine diversa dai casi di Piemonte e Liguria.

In Piemonte il problema è sempre più grave: 114 casi accertati

«Il problema della peste suina africana è sempre più grave», dichiara Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte e Cuneo. «C’è il pericolo che l’infezione diventi endemica, mettendo a repentaglio l’intera produzione italiana di insaccati e prodotti a denominazione di origine protetta».

Confagricoltura, dopo il ritrovamento di un cinghiale infetto alla periferia di Roma, torna a chiedere alle istituzioni un impegno urgente per affrontare le emergenze. «Leggiamo che a giorni dovrebbero essere avviati i lavori per la costruzione delle recinzioni con reti metalliche nella zona infetta tra Piemonte e Liguria, ma le informazioni in nostro possesso sono altre».

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