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Le penne nere di Bra presenti all’Adunata nazionale di Rimini

Le penne nere di Bra presenti all'Adunata nazionale di Rimini

RIMINI Un’edizione unica quella della 93ª Adunata nazionale degli Alpini, che è stata rimandata per ben due volte a causa della pandemia. Particolarità di questa edizione è stata la presenza contemporanea di tutte le bandiere di guerra dei reparti alpini, mentre solitamente ne sfilava solamente una a inizio cerimonia.

Per tutta la settimana la città romagnola è stata amichevolmente invasa da una marea di penne nere, provenienti da tutta Italia.

Anche i braidesi sono arrivati, in momenti diversi: alcuni già dagli scorsi giorni, per visitare il territorio e per assistere ai numerosi eventi organizzati per l’Adunata, dalle esibizioni delle 33 fanfare presso lo stadio dirette tutte assieme da Mogol, ai solenni cori alpini fino alla visita della cittadella militare organizzata dall’esercito.

Le penne nere di Bra presenti all'Adunata nazionale di Rimini 1

Un’altra parte del gruppo della Zizzola è partita alle prime ore della domenica per raggiungere la città marittima. Tutti con l’obiettivo di confluire all’ammassamento per poi sfilare sull’esteso lungomare, insieme alle altre decine di gruppi della Sezione di Cuneo. Il labaro nazionale dell’Associazione nazionale Alpini e il presidente Sebastiano Favero hanno aperto la sfilata insieme ad alcuni reduci e con militari in servizio, tra cui anche il generale alpino Figliuolo, che si è protratta fino al tardo pomeriggio.

La sezione di Cuneo ha iniziato lo sfilamento a fine mattinata con le autorità civili e militari, con il cappello alpino portato sul cuscino a rappresentare chi è andato avanti. È poi stato il turno del vessillo, scortato dal presidente Luciano Davico e dal direttivo sezionali, accompagnati dal comandante del 2° Reggimento Alpini, colonnello Giuseppe Sgueglia. Si sono poi susseguiti migliaia di iscritti con le tradizionali camicie rosse a quadretti. Tra di loro, gli Alpini braidesi, facilmente individuabili per lo scudetto con la Zizzola apposto sulla tasca della camicia e per avere sollevato gli striscioni tricolori al passaggio davanti al palco delle autorità.

Le penne nere di Bra presenti all'Adunata nazionale di Rimini 2

«Dopo due anni di lunga attesa finalmente torna la grande emozione dell’Adunata. Speriamo sia di auspicio per un futuro migliore, lasciandoci alle spalle la pandemia e con la speranza della fine delle ostilità in Ucraina», commenta Tino Genta, capogruppo Ana di Bra.

Luca Cravero, consigliere comunale braidese in rappresentanza del Comune, sottolinea: «A Rimini si sono ritrovate decine di migliaia di penne nere, che rappresentano il meglio del nostro paese, incarnato nei valori di volontariato, disponibilità, altruismo. Come amministratori dobbiamo sempre averlo ben presente e valorizzarne l’importanza sociale».

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