Alessandro Prandi, garante comunale delle persone detenute si è dimesso

ALBA Dopo cinque anni di incarico, rinnovati nel 2020 dopo la scelta di ricandidarsi, Alessandro Prandi si è dimesso dal ruolo di garante comunale per le persone detenute.

L’ufficialità è arrivata sabato 16 luglio, dopo la lettera inviata al sindaco di Alba Carlo Bo e al presidente del Consiglio comunale Domenico Boeri.

Prandi, il garante dei detenuti: ho trascorso 330 ore al carcere albese Giuseppe Montalto
Alessandro Prandi, garante per le persone detenute

La carica, su base volontaria, è mirata alla tutela  dei  diritti delle persone detenute nel carcere Giuseppe Montalto di Alba, dal 2016 in attesa dei lavori di riqualificazione per riportarlo alla sua capienza originaria, dopo i casi di legionella che hanno reso inutilizzabile gran parte della struttura.

Sempre in prima linea anche su questo fronte, in linea con il garante piemontese Bruno Mellano, Prandi ha cercato di smuovere l’interesse dell’Amministrazione cittadina e delle varie realtà sulla situazione del Montalto. Anche quando, dallo scorso anno, la sezione attiva è stata convertita in casa di lavoro, istituto che ospita persone che hanno chiuso il loro debito con la giustizia ma che vengono ancora considerate socialmente pericolose. Nella realtà, si tratta di uomini in gravi condizioni di fragilità: fino a pochi mesi fa, dalle pagine di Gazzetta d’Alba, Prandi denunciava la mancanza di una realtà carceraria e di un tessuto esterno in grado di costruire le giuste progettualità per questo tipo di utenza.

Al momento, l’ex garante preferisce non rilasciare dichiarazioni, ma si sa che le dimissioni non sono dettate da motivi personali. Alla base, sembrano esserci questioni relative allo stesso incarico, forse dopo l’ennesimo rinvio dei lavori  o dopo i tanti appelli per avere maggiore attenzione verso un luogo dimenticato dalla maggior parte delle persone.

f.p.

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