La sindaca Sguazzini ha progetti e priorità

NARZOLE Quote rosa, gestione ed equilibri amministrativi e tanti progetti, alcuni attuati, altri ancora di là da venire: a 600 giorni dal giuramento, la sindaca Paola Sguazzini fa il punto sulla situazione amministrativa del paese che l’ha eletta il 21 settembre 2020.

Quarantasei anni, è una delle poche prime cittadine della Granda e la prima scelta da Narzole nella sua storia, ma non vuole sentire parlare di quote rosa: «Il primo cittadino lo deve fare chi ha la forma mentis e le capacità. Il fatto che si parli di riservare cariche alle donne non mi piace, non siamo dei panda», spiega. E aggiunge: «Le nuove generazioni cancelleranno questa cultura, retaggio del passato».

La sindaca Sguazzini ha progetti e priorità
La sindaca di Narzole Paola Sguazzini

Novarese d’origine, Sguazzini è stata eletta con più del 60 per cento delle preferenze, un risultato non scontato dopo che, nel 2016, Narzole era stato fra i pochi piccoli Comuni a proporre il ballottaggio tra Federico Gregorio e Mauro Dogliani: «Ero del tutto estranea allo scontro fra famiglie e fazioni che ha animato la politica locale negli ultimi anni, portandola a uno stallo: è stato un vantaggio per me perché le persone avevano bisogno di guardare oltre le rivalità e le vendette».

La gestione della cosa pubblica, oltre ai progetti portati a termine – fra questi spiccano il mezzo milione per la sistemazione della frana di Vergne, i 300mila euro per l’efficientamento della palestra delle scuole e gli 80mila euro spesi per il verde pubblico – si basa sui punti di forza del centro: «Siamo stati un borgo di commercianti fino agli anni ’80 ora siamo un Comune agrario, questo sviluppo ha limitato l’estensione dei capannoni, preservando la natura, l’asse portante delle nostre proposte per il turismo, visto che non possiamo rivaleggiare, per ragioni storico-architettoniche, con Bene Vagienna e Cherasco».

Una priorità che va di pari passo con il potenziamento dell’offerta di servizi per la comunità, testimoniata da progetti come l’asilo nido e una struttura polivalente, candidati ai bandi del Pnrr: procedure che richiedono «tecnici per la stesura delle pratiche».

Le attenzioni rivolte alle risorse umane, «con due concorsi per tre assunzioni tenuti a fine maggio», non sono sufficienti, per questo «è importante saper fare rete con i vicini, partendo dai piccoli scambi, per arrivare a iniziative complesse», prosegue Sguazzini. Ne sono un esempio i progetti per la ciclabile fra Novello e Cherasco, sul sedime della ex ferrovia Bra-Ceva, del quale Narzole è capofila, e il piano di riqualificazione urbana, guidato da Cherasco, al quale il Comune ha aderito assieme, fra gli altri, a Verduno.

 Davide Gallesio

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