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Oggi in Piemonte ricomincia la scuola (fotogallery)

Oggi in Piemonte ricomincia la scuola (fotogallery)

Niente mascherina dentro le classi: dopo due anni la normalità

ISTRUZIONE  Dopo due anni di pandemia nei quali il mondo della scuola ha subito non pochi scombussolamenti, l’anno scolastico 2022-2023 è pronto a cominciare nel segno di una ritrovata normalità.

In Piemonte lunedì 12 settembre sono riprese le lezioni: in linea con quanto comunicato dal Ministero dell’istruzione pochi giorni fa, bambini e ragazzi potranno tornare sui banchi senza la mascherina. La normativa anti Covid-19 passa da protocolli complessi a una semplice regola base: se positivi al virus, si resta a casa per tutto il tempo di isolamento previsto, per poi rientrare a scuola solo dopo l’esito negativo di un tampone antigenico o molecolare ufficiale. Non sono quindi validi i test fai da te, oggi acquistabili in farmacia e nei supermercati. Gli alunni positivi non potranno più seguire le lezioni con la modalità della didattica a distanza: come precisato dal Ministero, si trattava di una soluzione emergenziale, prevista per l’anno scolastico 2021-2022, oggi venuta meno. I positivi, quindi, verranno semplicemente considerati assenti per tutto il periodo necessario alla guarigione, come accade per le altre patologie.

Nel caso di studenti con sintomi da Coronavirus, diversamente da quanto fatto negli ultimi due anni scolastici, gli istituti non saranno più tenuti a prevedere modalità di controllo di alunni e insegnanti all’ingresso: per il momento, dunque, verranno chiusi in magazzino termometri e dispositivi automatici per il rilevamento della temperatura. Se, tuttavia, durante l’orario di lezione uno studente manifestasse sintomi riconducibili al virus dovrà essere trasferito nella stanza o nell’area dedicata all’isolamento.

La circolare ministeriale considera campanelli d’allarme la presenza di febbre superiore a 37,5 gradi, mal di testa intenso, perdita di gusto e olfatto, vomito, tosse e raffreddore forti con difficoltà respiratorie. Altro caso è quello degli alunni che manifestano sintomi lievi, non riconducibili automaticamente al Covid-19, come raffreddore o tosse senza febbre e senza difficoltà a respirare: sarà compito degli insegnanti far indossare loro una mascherina chirurgica o di tipo Ffp2, finché la sintomatologia non sarà finita.

Importanti i cambiamenti anche sul fronte dell’organizzazione delle classi: dopo due anni, i ragazzi potranno tornare ad avere un compagno di banco, perché viene meno l’obbligo di distanziamento tra le varie postazioni. Rimangono valide una serie di prescrizioni ormai entrate nella quotidianità di ogni scuola, dal ricambio frequente dell’aria alla sanificazione periodica, alla quale si aggiunge quella straordinaria se presente un alunno positivo.

Considerazioni a parte riguardano gli alunni fragili, per i quali si prevede l’utilizzo della mascherina Ffp2 e la messa in atto di strategie personalizzate. Sarà anche compito delle scuole fornire i dispositivi di protezione necessari a insegnanti e collaboratori inclusi nell’elenco dei casi di fragilità. Se queste sono le regole generali ufficializzate per il rientro, il Ministero ha già previsto possibili variazioni in corso d’opera, valutando, giorno dopo giorno, l’impatto che la diffusione del Covid-19 avrà sulla popolazione scolastica. Se sarà necessario, verranno introdotte misure ulteriori, per cercare di contenere eventuali contagi.

 Francesca Pinaffo

Servizio mensa: con l’autunno arrivano rincari

I prezzi degli alimenti, cresciuti in modo esponenziale negli ultimi mesi, avranno conseguenze sulla gestione del servizio di mensa scolastica. Non se ne conosce ancora l’ammontare preciso ma l’aumento dei costi è ormai una certezza. Spiega l’assessora alle politiche sociali Elisa Boschiazzo: «L’adeguamento all’indice Istat ci impone purtroppo un aumento che fino ad oggi eravamo riusciti a evitare. Gli uffici sono al lavoro per calcolare l’importo». Prima dell’estate, il Comune aveva rinnovato la convenzione con l’azienda Sodexo per la refezione: le tariffe partivano da una base di 4 euro e 98 centesimi per il pasto completo di bambini e ragazzi residenti in città. Costoro possono in più comprare degli abbonamenti e anche, soprattutto, avere tariffe diverse sulla base dell’indicatore Isee. Per quanti non sono residenti, i costi sono più elevati, con ticket da 5,63 euro per avere un pasto. Conclude l’assessora: «Il servizio mensa ha funzionato molto bene con la ditta Sodexo, per questo si è deciso di proseguire la collaborazione. Nell’anno scolastico 2022-2023, come sempre, il refettorio sarà attivo non dalla prima settimana di scuola, ma dalla seconda, dal momento che quasi sempre le lezioni iniziano con orario ridotto».

f.p.

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