Passato presente e futuro del Tartufo nel convegno di Cesa

Passato presente e futuro del Tartufo nel convegno di Cesa
Rengenier Rittersma, studioso di storia del tartufo

CONVEGNO I tartufi, delizie delle mense, come scriveva l’accademico torinese Giovanni Bernardo, saranno i protagonisti del convegno internazionale Il tartufo tra natura e cultura. Passato, presente e futuro di una risorsa polivalente in programma dal 22 al 24 settembre tra il palazzo della Banca d’Alba in via Cavour, 4 e la sala delle maschere del castello di Grinzane Cavour.

La tre giorni coordinata da Irma Naso che presiede il Cesa (Centro studi per la storia dell’alimentazione e della cultura materiale) sarà dedicata al prezioso fungo e vedrà susseguirsi gli interventi di esperti, accademici e studiosi che, ciascuno nel proprio ambito, lo analizzeranno sotto diversi aspetti.

Cesa, che da anni organizza incontri inerenti alla storia dell’alimentazione, torna dopo tre anni con una nuova proposta, tutt’altro che casuale. «Abbiamo deciso di festeggiare i vent’anni dalla fondazione di Cesa con un convegno dedicato al tartufo», ha spiegato Naso. «Un tema molto dibattuto, ma sul quale abbiamo scoperto esserci ancora molto da dire. Il nostro vuole essere un convegno originale e approfondito. Inoltre, non dimentichiamo che la conferenza si svolgerà in coincidenza con l’apertura della stagione di cerca e cavatura del tartufo bianco, pratica tradizionale che unisce uomini, cani, alberi e territori, di recente inserita dall’Unesco tra i beni culturali immateriali da tutelare», ha aggiunto.

Dopo la nota introduttiva di Rengenier Rittersma, si entrerà nel vivo del dibattito giovedì 22 alle 16 nella sala convegni del Palazzo Banca d’Alba con la prima sessione di incontri: Oltre gli stereotipi: una storia inedita del tartufo. Si proseguirà nella sala delle maschere del castello di Grinzane venerdì 23 alle 9.30 con la seconda: Prospettive, pratiche e rappresentazioni simboliche del tartufo e alle 14 con la terza dal titolo Linguaggi, ordinamenti e ricadute economiche intorno al tartufo. L’ultimo gruppo di incontri intitolati Una risorsa nascosta. Tartufi, biodiversità ed ecosistemi chiuderà il convegno sabato 24 alle 9.30 sempre nella sala delle maschere.

Grazie al supporto di accademici, università ed enti locali, «Il comitato scientifico del centro studi ha deciso di proporre, attraverso i molti incontri, una lettura ampia del tema. I quattro macro temi centrali, uno per ogni mezza giornata, permetteranno un’analisi del fenomeno dal punto di vista storico, antropologico, sociologico, medico, naturalistico, giuridico, ma anche semantico e lessicale spaziando dal passato al presente fino al futuro per ricordare come non vi sia solo un’utilità economica, ma ci siano molti altri aspetti che devono essere considerati», ha spiegato Irma Naso.

Gli incontri, dedicati a un tema interessante per il territorio, sono rivolti a un pubblico ampio di interessati e curiosi, non solo di specialisti. Gli interventi saranno strutturati con un approccio divulgativo per indagare prospettive, pratiche e rappresentazioni simboliche, alla scoperta e per la salvaguardia del mondo invisibile che sta “sotto di noi” e che vive in simbiosi con le radici.

L’ingresso è libero, ma si consiglia l’iscrizione al link: https://centrostudicesa.org/2022/07/22/tartufo/. Inoltre sarà possibile seguire il convegno in diretta streaming collegandosi a http:unito.webex.com/meet/enrico.basso, in seguito sarà presente la registrazione su YouTube.
Elisa Rossanino

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