NOCCIOLE Sono stati in tredici, un anno fa, i soci fondatori che si sono messi insieme per creare qualcosa di ambizioso, di diverso e all’insegna della qualità. È nata così la Coricoop, una cooperativa di coltivatori di nocciole di Langhe, Monferrato e Roero, che ora conta un’ottantina di soci ed è prossima a sfondare quota cento entro la fine dell’anno. In così poco tempo, la Coricoop ha già raggiunto un grandissimo risultato: la certificazione Iscc plus legata alla sostenibilità del prodotto e all’impatto ambientale di tutta la filiera. «Siamo la prima cooperativa corilicola al mondo a ottenerla», dice il vicepresidente della cooperativa, Alessandro Merlo.
L’Iscc plus è un sistema di certificazione legato agli obiettivi inclusi nell’Agenda 2030 presentata dalle Nazioni Unite per garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo. È fondato sul concetto fondamentale che la sostenibilità di un prodotto dev’essere attestata lungo tutta la filiera produttiva. «Il disciplinare», aggiunge Merlo, «specifica di dover lasciare ampio spazio ad aree boschive per ogni terreno coltivato e di non utilizzare sul nocciolo alcun prodotto generico, ma riguarda anche gli aspetti sociali, legati alla regolare contrattualizzazione e al benessere dei lavoratori».
Sono già stati certificati più di 300 ettari di noccioleti e l’ispezione, a campione, sui soci della cooperativa ha dato esito positivo. Conclude Merlo: «Si tratta di un sforzo dispendioso, ma in cui abbiamo creduto fin dall’inizio, perché siamo consapevoli di produrre la nocciola più buona del mondo, che ha però la necessità di essere valorizzata il più possibile, puntando soprattutto sulla qualità». La Coricoop, fondata a luglio 2021, è presieduta dal cortemiliese Graziano Maestro. La sede è ad Alba, ma il braccio operativo si trova a Cherasco in un’area vasta dove le nocciole sono frutto della terra di Langhe, Monferrato e Roero. In una filiera sempre più sostenibile e, ora, certificata.
Fabio Gallina
