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Mondovì, arrestato catturando per associazione a delinquere e furti in abitazione

Cittadino senegalese aggredisce i Carabinieri durante un controllo
Immagine d'archivio.

MONDOVÌ I Carabinieri della Compagnia monregalese, coordinati dal tenente-colonnello Ambrosino Tala, hanno arrestato un uomo su cui pendeva un ordine di carcerazione emesso dalla Corte d’appello di Genova, in virtù del quale dovrà scontare una pena di quattro anni e due mesi di reclusione per associazione a delinquere, furti in abitazione e danneggiamento. L’uomo era attivamente ricercato nel Monregalese fin dallo scorso 6 dicembre, data di emissione dell’ordine di carcerazione, pur non essendo anagraficamente residente nella zona, ma nella quale, comunque, poteva contare su numerosi parenti. Ed è stato proprio il legame con i suoi parenti a consentirne il rintraccio: i Carabinieri, infatti, hanno monitorato con estrema discrezione un funerale tenutosi a Mondovì, al termine del quale l’uomo è stato arrestato senza che opponesse alcuna resistenza.

I fatti per i quali è stato condannato risalgono al 2009 e al 2015: i Carabinieri di Mondovì, insieme ai colleghi di Cuneo e a quelli delle Polizie svizzera e del Liechtenstein, erano riusciti a identificare e arrestare 12 persone, all’epoca sospettate di aver messo assegno numerosissimi furti non solo tra Ceva e Mondovì, ma anche in Svizzera e nel Liechtenstein. L’indagine era stata convenzionalmente denominata Affari d’oro, e aveva consentito di appurare come i componenti della banda rivendessero l’oro rubato presso un negozio Compro oro ubicato in pieno centro a Mondovì, denominato, appunto, Affari d’oro, il cui gestore, a sua volta, inviava il metallo prezioso a Valenza per la fusione. Nel giugno del 2010, il gip presso il Tribunale di Mondovì, oltre a disporre la custodia cautelare in carcere per tutti i 12 soggetti coinvolti, aveva decretato anche il sequestro del laboratorio orafo.

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