Alta Langa, Coldiretti: «Servono risposte dal Consorzio per valorizzare aziende e territorio»

Progetti di crescita per lo spumante Alta Langa

ENOLOGIA Valorizzare tutte le imprese vitivinicole e il territorio dell’Alta Langa, trovando punti di condivisione con il Consorzio, è la priorità. È quanto afferma Coldiretti Cuneo rispetto alla richiesta di modifica del disciplinare Alta Langa Docg inviata al Consorzio attraverso una specifica lettera.

«Il successo dello spumante Alta Langa, che valorizza un’area rurale svantaggiata, dipende proprio dall’elevata qualità del prodotto e dalle attività messe in atto dal Consorzio, espressione delle case spumantiere e delle imprese agricole. Per questo è necessario superare cavilli burocratici e agire verso un obiettivo comune di condivisione delle priorità per affrontare le nuove sfide di mercato», dichiara il presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada.

Questi i numeri dell’Alta Langa:

  • 378 ettari,
  • 260 viticoltori di cui
  • 80 soci del Consorzio,
  • 55 cantine e
  • oltre 1 milione di bottiglie prodotte con la proiezione di arrivare a 3 milioni nei prossimi 2 anni.

«L’Alta Langa Docg rappresenta una delle eccellenze della nostra vitivinicoltura, per questo è opportuno impegnarsi affinché, in piena sintonia tra i vari soggetti, si possano condividere anche i criteri di assegnazione delle nuove superfici al fine di raggiungere gli obiettivi di valorizzazione e promozione del prodotto, oltre a consentire a tutte le nostre imprese di poter produrre e lavorare in maniera snella, senza espletare ulteriori procedure, per far crescere ancora di più il valore del prodotto. L’accordo tra i vari soggetti della filiera è fondamentale per la crescita di questa nostra eccellenza, per questo chiediamo di rivedere alcune parti del nuovo regolamento in approvazione che trovano noi e la maggioranza dei produttori in forte disaccordo», chiede il direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.

 

 

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