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Cesare Pavese, un amico speciale: ecco il 21° quaderno pavesiano

Nella notte tra il 26 e il 27 agosto 1950 la morte di Cesare Pavese

SANTO STEFANO BELBO È uscito il 21° volume di studi pavesiani internazionali curato, come tutti i precedenti, da Antonio Catalfamo, per conto della fondazione Cesare Pavese, nell’ambito della collana Quaderni pavesiani edita da Guida di Napoli. Il titolo suggestivo è Cesare Pavese, un “amico speciale” nella società digitale iperconnessa. Esso prende spunto da una definizione coniata nel proprio intervento da Franco Ferrarotti, unico sopravvissuto tra gli amici di Pavese che, per l’appunto, considera lo scrittore langarolo come suo “amico speciale”, negli anni giovanili trascorsi prima nell’area di Casale Monferrato, nella fase a ridosso dell’8 settembre del 1943, e poi negli ambienti della casa editrice Einaudi, presso la quale lavoravano entrambi, in quanto, nonostante sia più grande di lui, non assume affatto l’atteggiamento del maestro che vuole dare insegnamenti, dall’alto di una cattedra, bensì quello dell’amico che vuole discutere alla pari delle grandi questioni della vita, tra le quali c’era allora (e anche nel resto della sua breve e travagliata esistenza) per Pavese quella del rapporto con l’altro sesso e, in generale, della comunicazione con gli altri.

Il presente volume fa propria questa concezione pavesiana dell’umanesimo, che non considera la visione umanistica come una comoda poltrona (per dirla con lo scrittore langarolo), su cui sedersi per godere i risultati definitivamente conseguiti, bensì come continua ricerca, che consente di pervenire a verità relative, destinate a essere messe sempre in discussione. E, infatti, i vari interventi pubblicati nel libro, di cui sono autori docenti universitari e critici di chiara fama che operano in tutti i continenti e che aderiscono all’Osservatorio permanente sugli studi pavesiani nel mondo, coordinato da Antonio Catalfamo, affrontano i vari aspetti dell’esistenza umana, così come si presentano nell’attuale società digitale iperconnessa, nella loro complessità e articolazione, senza schematismi, con un’ottica pavesiana proiettata in avanti e applicata alla realtà odierna, caratterizzata dall’informatizzazione estrema, con l’ulteriore prospettiva rappresentata dalla pandemia da coronavirus e dai problemi relazionali che essa sta comportando. Il libro si può prenotare in tutte le librerie d’Italia o sul sito internet: www.guidaeditori.it.

Fabio Gallina

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