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Siccità: deficit idrico in metà dei Comuni del Cuneese

Acqua pubblica nella Granda

CUNEO Acda, Azienda cuneese dell’acqua, che gestisce l’acquedotto nel capoluogo e in 108 Comuni della Granda tra cui Ceresole e Sanfrè spiega la situazione di emergenza idrica causata dalla riduzione delle precipitazioni al di sotto della media climatologica: in ben 54 paesi gestiti dall’azienda continuano a essere presenti deficit idrici temporanei, sofferenze nelle riserve dei bacini di ricarica o più in generale squilibri nel bilancio idrico.

Gli impatti della siccità sui Comuni possono variare in base alle caratteristiche degli acquedotti (caratteristiche idrogeologiche dell’acquifero delle sorgenti, interconnessioni con altre reti, dimensione dei serbatoi di accumulo) e alla richiesta idrica per i diversi usi che varia in funzione delle stagioni (ad esempio per l’irrigazione e l’innevamento artificiale).

I Comuni con criticità su parte significativa dell’abitato, riempimento serbatoi con autobotti o altri interventi provvisori di somma urgenza sono:

  • Brondello,
  • Lisio,
  • Nucetto,
  • Pagno,
  • Perlo,
  • Roccabruna,
  • Rossana e
  • Viola.

I Comuni con criticità limitate a modeste estensioni territoriali, alle frazioni o alle borgate per consistente diminuzione delle risorse idriche, riempimento serbatoi secondari integrato con autobotti o altri interventi provvisori di somma urgenza e/o interconnessioni delle reti sono:

  • Bernezzo,
  • Brossasco,
  • Celle di Macra,
  • Cervasca,
  • Demonte,
  • Garessio,
  • Lesegno,
  • Macra,
  • Marmora,
  • Melle,
  • Moiola,
  • Monterosso Grana,
  • Ormea,
  • Pamparato,
  • Piasco,
  • Pietraporzio,
  • Roccasparvera,
  • Sampeyre,
  • San Damiano Macra,
  • Sanfront,
  • Stroppo,
  • Valmala,
  • Venasca e
  • Villar San Costanzo.

I Comuni con livello di attenzione elevato con attingimenti anormalmente alti e con possibili criticità a breve sono:

  • Acceglio,
  • Argentera,
  • Borgo San Dalmazzo,
  • Boves,
  • Caraglio,
  • Cartignano,
  • Castellar,
  • Ceva,
  • Chiusa Pesio,
  • Costigliole Saluzzo,
  • Dronero,
  • Frabosa Sottana,
  • Frassino,
  • Gaiola,
  • Montemale di Cuneo,
  • Peveragno,
  • Pianfei,
  • Pradleves,
  • Prazzo,
  • Rittana,
  • Roaschia e
  • Sanfré.

Per ridurre gli impatti della siccità in maniera efficacie si sta continuando ad investire in soluzioni proattive capaci di fornire informazioni accurate e tempestive.

Si stanno realizzando importanti studi nella cosiddetta “distrettualizzazione” delle reti per modellare idraulicamente l’intera infrastruttura acquedottistica, suddividerla in porzioni e distretti, installando strumenti di misura e sensori  per acquisirne portate e pressioni, elaborare i dati e riuscire a individuare i distretti con dispersione della risorsa.

Interventi con le autobotti

Da agosto a dicembre sono stati effettuati 172 trasporti acqua con autobotte dalle 2 imprese appaltatrici del servizio e 41 trasporti con autocisterna in proprietà per un totale di 4.088 m3 di acqua trasportata nei serbatoi dei Comuni in sofferenza.

«Mi fa amaramente sorridere quando sento alcuni esperti che ci mettono in guardia sugli effetti futuri del cambiamento climatico. Gli effetti sono ormai in corso da tempo e si misurano oggi con una crisi idrica che mette in discussione in particolare le terre alte, le attività che vi si svolgono, persino la possibilità di viverle. È un dramma che, temo, potrebbe anche estendersi ad altre parti del territorio se nevicate o piogge non alimenteranno a dovere i bacini profondi che forniscono acqua alle falde più interne e ai pozzi» dichiara Livio Quaranta, presidente di Acda Spa.

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