ALBA Fuori la guerra della storia: è l’imperativo che campeggia sui volantini che verranno distribuiti dalle Donne in nero contro la guerra durante la loro manifestazione di sabato 25 dalle 16 alle 17 in via Maestra e rientra nelle iniziative promosse da Comune e Diocesi di Alba nell’anniversario della guerra in Ucraina.
«È passato un anno dall’inizio della guerra in Europa. Stiamo assistendo al dilagare della follia della guerra e non si intravvede alcun tentativo di mediazione, mentre si moltiplicano morti e distruzioni», dicono le attiviste. «In molte città italiane ed europee si terranno manifestazioni nel prossimo fine settimana per dar voce a quanti si oppongono a questa deriva; e chiedono cessate il fuoco e negoziati subito».
La manifestazione proseguirà alle 17 davanti al Comune per unirsi all’iniziativa organizzata dall’Ufficio della pace.
Il volantino
24 febbraio 2022- 24 febbraio 2023. Un anno di guerra e nessuna azione diplomatica per fermarla
Il continuo invio di armi all’Ucraina ha portato a una inesorabile escalation militare. Così si consolida la logica dei blocchi contrapposti e si mette a tacere chi si impegna per il dialogo, il disarmo e la pace.
È tutta l’Unione europea ad avere fallito, dimenticando i suoi principi fondativi.
È l’intera comunità Nord Atlantica ad avere abbandonato la convinzione, scritta nella Carta delle Nazioni unite, che la guerra è un “flagello” da risparmiare alle future generazioni.
Si torna a legittimare la guerra come mezzo per la risoluzione delle controversie internazionali
“Non si può vincere una guerra fra potenze nucleari. Per questo non deve mai essere combattuta“.
Ma la martellante propaganda bellica continua a puntare sulla vittoria con le armi, mentre la leadership russa lancia minacce nucleari sempre più pericolose.
Ci uniamo alla mobilitazione di Europe for peace, che coinvolge tante città italiane ed europee (https://sbilanciamoci.info/europe-for-peace/iniziative-mobilitazioni/)
Cessate il fuoco, subito! – negoziato per la pace
- Fermiamo la mentalità guerriera che porta morte e distruzione.
- Sosteniamo il coraggio delle femministe russe che rifiutano la guerra e il militarismo del regime di Putin con azioni creative nonviolente nelle loro città.
- Sosteniamo gli obiettori di coscienza, i disertori, i renitenti alla leva in fuga da Russia, Ucraina e Bielorussia.
- Denunciamo l’economia di guerra in cui viviamo, dove i veri responsabili (finanze, compagnie del fossile, complesso militare industriale) sono gli unici a trarne vantaggio.
- Sosteniamo la necessità di cambiare l’attuale sistema di competizione fra potenze, verso un sistema di collaborazione, per la cura della vita delle persone e del pianeta.
- Rifiutiamo l’aumento continuo delle spese militari che toglie risorse pubbliche all’istruzione, alla sanità, alla protezione dell’ambiente, alla cura della vita.
- Chiediamo che siano messe al bando tutte le armi, cominciando da quelle nucleari; e che si passi dagli eserciti ai corpi civili di pace, dalla difesa armata alla difesa civile nonviolenta.
Fuori la guerra dalla storia!
Donne in nero contro la guerra – gruppo di Alba – dinalba13@gmail.com
