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Alessandro conquista il Trentino col Fair play

Alessandro conquista il Trentino col Fair play

LA STORIA «È la mia passione più grande: da qui nasce la mia motivazione». Alessandro Zuddas ha 14 anni, vive a Castagnole delle Lanze e frequenta il primo anno del liceo scientifico Cocito ad Alba. Nei giorni scorsi, ha partecipato ai Campionati nazionali studenteschi di sport invernali, sulle piste del Trentino. A Folgaria, alla fine delle gare, si è svolta la cerimonia di premiazione dei migliori classificati nello sci alpino e nello snowboard. Alessandro ha gareggiato nello slalom gigante, tra i ragazzi con disabilità, in un’ottica di inclusione e di confronto. Oltre al secondo posto sul podio, si è aggiudicato, a pari merito con un’altra studentessa, il premio Fair play, assegnato ai partecipanti distintisi per lo spirito di squadra, su segnalazione delle varie delegazioni.

Il ragazzo, si legge nella motivazione, «è stato un esempio dello spirito che governa le competizioni scolastiche». Al ritorno ad Alba, lo abbiamo incontrato: «Ho conosciuto altri sportivi di ogni parte d’Italia. Non mi aspettavo il premio Fair play: è nel mio carattere sostenere gli altri, sento la competizione in modo sano». Nel gruppo piemontese il ragazzo era l’unico cuneese: ad accompagnarlo, Ilenia Pulitanò, la sua insegnante di educazione fisica al Cocito, insieme a un’altra docente, Paola Tesio, maestra di sci. «Ho iniziato a sciare da bambino: è un po’ uno sport di famiglia. Una volta alla settimana pratico anche il tennis, ma mi appassiona di meno».

Ogni fine settimana si allena sulle piste di Limone Piemonte ed è entrato a far parte di una squadra di preagonismo: «Ci vogliono impegno e costanza, ma non riesco a stare senza piste: se si ama uno sport, si superano le difficoltà e non si sente la fatica». Proprio perché partecipa a diverse gare, a Folgaria è stato naturale per lui sostenere i compagni meno esperti: «Li ho spronati, oltre a tranquillizzarli: ho anche cercato di rendermi utile con piccoli consigli tecnici. Non credo sia un comportamento così speciale: fare parte di una squadra significa prima di tutto sostenersi a vicenda».

Soddisfazione ha espresso Ilenia Pulitanò: «La scuola promuove lo sci con iniziative come la tre giorni a Prato Nevoso per le quarte, vogliamo avvicinare alla disciplina anche chi non la conosce. Alessandro rappresenta al meglio il significato dei valori positivi dello sport. Dimostra che le difficoltà si possono affrontare, anche col supporto degli altri». Sul futuro lo studente non ha ancora le idee chiare: «Voglio continuare a fare sport. A scuola, ho scelto l’indirizzo di scienze applicate, con potenziamento informatico, un’altra delle mie passioni».  

Francesca Pinaffo

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