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Sequestro Vittorio Vallarino Gancia: dopo 48 anni c’è un nuovo indagato

Sequestro Gancia, c'è un nuovo indagato
Cascina Belvedere di Arzello, dove avvenne la liberazione di Vittorio Vallarino Gancia. ©Ansa

TORINO Dopo quasi 50 anni potrebbe risolversi il mistero sul brigatista che riuscì a fuggire durante la liberazione dell’industriale canellese Vittorio Vallarino Gancia, nel conflitto a fuoco con i Carabinieri davanti alla cascina Spiotta di Arzello, nell’Acquese, nel quale morirono la brigatista Mara Cagol, moglie di Renato Curcio, e l’appuntato Giovani D’Alfonso.

La Procura di Torino ha notificato un avviso di garanzia a Lauro Azzolini, 79 anni, ai tempi capo della colonna milanese delle Br e che si è poi dissociato. Ottenuti i benefici di legge dopo una condanna all’ergastolo, attualmente collabora per una cooperativa di disabili. Azzolini è già stato prosciolto dalle accuse per la sparatoria alla cascina Spiotta e il 9 maggio si terrà un’udienza davanti al gip del tribunale di Torino che dovrà decidere se riaprire o meno le indagini.

Ansa

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