Maestri del lavoro, da operaio a Vigile del fuoco: la carriera di Luigi Revello

Maestri del lavoro, da operaio a Vigile del fuoco: la carriera di Luigi Revello

LA STORIA Luigi Revello ha sempre lavorato alla Ferrero. Albese, classe 1962, è in pensione dal 1° gennaio. «Sono molto contento, ora mi dedico ai tre nipoti e ai giri in bicicletta e moto», dice. Dopo l’Inapli e il servizio militare, è entrato nella fabbrica del cioccolato a vent’anni.

«Inizialmente mi mandarono in trasferta per circa quindici mesi a Pozzuolo Martesana» ricorda, «sito dove si producevano le brioche. Poi sono rientrato ad Alba. Dapprima operaio sulle linee, in seguito sono stato carrellista. Negli ultimi quindici anni di servizio, ho fatto parte dei Vigili del fuoco». Non tutti lo sanno, ma nei grandi stabilimenti la legge prevede la presenza stabile dei Pompieri: «Eravamo in cinque o sei, nonostante la pensione ci troviamo ancora. Proprio in questi giorni siamo stati a cena. L’attrezzatura a nostra disposizione è la stessa dei Vigili esterni. Ho svolto corsi di addestramento teorici e pratici per conseguire l’idoneità e ho preso la patente per i camion. La scelta la effettuai dopo aver saputo del pensionamento di un amico».

Tra i momenti che ricorda «ce ne sono di belli e brutti, come quando è morta una persona. È capitato di liberare operai fermi sui montacarichi e spegnere un incendio propagatosi dal forno dei Rocher. Controllavamo che fossero rispettate le norme di sicurezza. Insomma, un lavoro vario e gratificante».  

Quattro albesi sono stati nominati Maestri del lavoro

RICONOSCIMENTI Ogni anno, il presidente della Repubblica concede, tramite decreto e su proposta del Ministero del lavoro, mille Stelle al merito del lavoro, riconoscimento che dà, agli insigniti, il titolo di Maestro del lavoro. La valutazione è effettuata sulla base di segnalazioni da parte delle aziende e autocandidature: in ogni caso, una commissione verifica i curricula. Nel Lazio è il presiedente della Repubblica a occuparsi della consegna, durante una cerimonia al Quirinale; nelle altre Regioni sono i prefetti, i massimi rappresentanti dello Stato sul territorio, a provvedere.

L’onorificenza è data a lavoratori dipendenti, con almeno venticinque anni di servizio e cinquant’anni di età, particolarmente distintisi nella professione per perizia, laboriosità e buona condotta morale. Tutto si può riassumere nel motto: «Essere di esempio, incitamento, insegnamento agli altri».

Il Piemonte, quest’anno, ha ottenuto, nel complesso, 89 nuove nomine. La cerimonia si è tenuta il primo maggio al conservatorio Verdi di Torino. Dei neomaestri, undici sono della Granda: Anna Barberis di Lesegno, dipendente della Silvachimica; Giovanni Bonino di Diano e Luigi Revello di Alba della Ferrero; Daniele Ciarfella di Canale, della Campari; Carlo Ferrero di Fossano, della Sofidel; Anna Guzzo di Vicoforte, dipendente della Ledoga; Ericprimo Poles di Vicoforte, della Silvatam; Mariella Racca di Alba, della Soremartec; Giovanna Sciandra di Mondovì, della E-distribuzione; Bruno Trinchero di Costigliole Saluzzo, della Leonardo; Piero Vietti di Cuneo, della Michelin.

I Maestri del lavoro sono riuniti, dal 1956, in una federazione nazionale, suddivisa a sua volta in sezioni regionali e provinciali. Quella cuneese ha sede alla fondazione Ferrero ed è presieduta dal console Umberto Bona: originario del Biellese, ha trascorso la sua vita lavorativa alla Ferrero. La segreteria è aperta ogni primo mercoledì del mese, dalle 9.30 alle 11.30.

Come da tradizione, sabato 27 maggio, al ristorante La tavola del chiostro di Vicoforte, si è svolta la cerimonia di consegna ai neomaestri delle Targhe d’onore della Camera di commercio di Cuneo. Spiega Bona: «In tutto, in provincia di Cuneo siamo 272: 205 uomini e 67 donne. Nella riunione abbiamo ricordato i tre recentemente deceduti, Renzo Liberale, Giovanni Sobrero e Italo Goffi. È stato il momento per fare il punto sulle attività dell’anno trascorso e anticipare quelle in programma. Ad Alba abbiamo partecipato all’inaugurazione dei rinnovati giardini che, dagli anni Settanta, sono dedicati ai Maestri del lavoro». Nella giornata di festa il gruppo ha visitato tre aziende: «La vetreria Agc di Cuneo, la cartiera Smurfit di Verzuolo e la Sant’Anna di Vinadio. Nei prossimi mesi organizzeremo un incontro all’Università di Pollenzo (cui parteciperà Carlin Petrini), alla San Bernardo di Garessio, alla Michelin di Cuneo e alla Saint Gobain di Savigliano. Sono ripresi, dopo tre anni, i momenti formativi per le scuole: ci siamo recati in 44 plessi della Granda e abbiamo incontrato 3.866 studenti. Con 1.287 di loro siamo andati a visitare le aziende, tra cui la Ferrero».

Il 2023 è l’anno del centenario dell’istituzione della Stella al merito: «A inizio ottobre, si terrà il convegno regionale, la seconda assemblea annuale cuneese sarà a fine novembre. Ci stiamo organizzando per l’assemblea nazionale, prevista a fine di marzo 2024 sul Lago di Garda», conclude.  

Davide Barile

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