Sos pannolini in estate, con caldo e mare raddoppia il rischio di dermatiti

Dieci consigli dai pediatri

Sos pannolini in estate, con caldo e mare raddoppia il rischio di dermatiti

SALUTE In estate, quando la temperatura sale, il pannolino di un bambino può diventare una vera e propria “bomba di calore” che può irritare la pelle dei più piccoli che, soprattutto nei primi mesi di vita, è estremamente delicata, provocando rossori ed irritazioni.

Con il caldo, infatti, raddoppia il rischio di dermatiti dovute allo sfregamento da pannolino. A mettere in guardia in vista dell’arrivo della stagione estiva, è Maria Giuliano, presidente della Società italiana medici pediatri (Simpe) Campania e autrice di una ricerca sulle dermatiti da pannolino.

«La dermatite da pannolino è un’infiammazione dovuta a determinate sostanze contenute nell’urine e/o feci che irritano la pelle – spiega Giuliano -. L’umidità e la frizione generata dal pannolino portano alla macerazione della cute, rendendola più vulnerabile alla penetrazione di microrganismi e sostanze irritanti. Il pannolino è fatto in parte di plastica e quando la temperatura esterna è molto alta, come succede durante la bella stagione, con l’esposizione al mare, alla sabbia e al sudore, il rischio dell’insorgenza di dermatiti raddoppia. In alcuni casi, specialmente nella fase di eruzione dentale, che può comportare un aumento dell’acidità delle urine, o quando l’infiammazione viene trascurata, la dermatite può aggravarsi e si possono avere delle sovra-infezioni batteriche e fungine, come quelle da Staphylococcus aureus o da Candida auris». Una nuova ricerca della Simpe Campania, presentata a Napoli in occasione del congresso SIDeMaST, ha dimostrato l’efficacia di un composto, una combinazione di estratto del grano e poliesanide, un potente antisettico, nella guarigione delle cute e nella prevenzione delle sovra-infezioni. La ricerca, ha coinvolto 26 bambini, 13 maschi e 13 femmine sotto i 4 anni d’età, colpiti da dermatite dovuta a frizione da pannolino.

«Tutti i piccoli pazienti sono stati trattati con il nuovo composto. Alla fine della terapia – commenta Giuliano – è stata registrata una completa risoluzione delle lesioni in tutti i 26 casi con un periodo medio di guarigione di 6 giorni. Solo in un caso è stato necessario l’aggiunta di un antibiotico per uso topico». In vista dell’aumento delle temperature, gli esperti Simpe hanno realizzato un decalogo “salva-bebè” dedicato alla protezione dei bambini dalle dermatiti da pannolino.

1) “Spannolinare” il bambino se ci si rende conto che è il momento giusto, cioè nel momento in cui il piccolo impara a capire quando la vescica è piena e a far partire la contrazione del muscolo vescicale. Di solito il momento giusto coincide con i 2 anni per le femminucce e i 3 anni per i maschietti.

2) Aumentare la frequenza del cambio pannolino

3) Non abusare delle salviette umidificanti e preferire l’utilizzo di acqua tiepida e un detergente delicato per pulire e/o rinfrescare i genitali.

4) Dopo il lavaggio, evitare di strofinare l’area per asciugarla, ma tamponarla con un asciugamano morbido.

5) La fase dell’asciugatura è tanto importante quanto quella del lavaggio: prima di rimettere il pannolino è bene assicurarsi che sederino e genitali siano ben asciutti. Lasciare l’area umida favorisce le irritazioni e la proliferazione di microrganismi infettivi

6) Aumentare la frequenza e la dose di applicazioni di creme lenitive

7) Prevedere brevi o lunghe pause senza pannolino

8) Se le irritazioni e le dermatiti sono molto frequenti è bene provare a cambiare tipo e/o marca del pannolino

9) Se arrossamento e irritazione non migliorano nel giro di due-tre giorni occorre consultare il pediatra

10) Da evitare, invece, il “fai da te” e in particolare l’utilizzo di creme a base di corticosteroidi, perché possono dare effetti collaterali.

Ansa   

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