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Violenza sulle donne, dal Piemonte più di 3 milioni di euro

Violenza donne: donne incinte minacciate, compagni arrestati

DALLA REGIONE Dal Piemonte un impegno concreto contro la violenza sulle donne. Su proposta dell’assessora alle pari opportunità, Chiara Caucino, sono stati stanziati complessivamente, con tre differenti delibere, 3milioni e 129mila euro (3.129.382 euro, per l’esattezza) fra risorse statali e regionali destinati ad azione per prevenire e tutelare gli episodi che purtroppo, nonostante i grandi sforzi economici e culturali compiuti in questi anni, sono ancora, drammaticamente, all’ordine del giorno.

Il primo provvedimento è l’approvazione dei criteri per l’accesso ai finanziamenti per interventi a favore delle donne vittime di violenza svolti dai Centri antiviolenza e dalle Case rifugio e per l’accesso ai finanziamenti per il sostegno alle soluzioni di accoglienza in emergenza e di secondo livello, che prevede una spesa 1.691.366 euro complessivi.

Si tratta di una misura fondamentale per potenziare le forme di assistenza e di sostegno alle vittime e ai loro figli attraverso il potenziamento dei Centri antiviolenza e delle Case-rifugio, che operano in maniera integrata con la rete dei servizi socio-sanitari e assistenziali territoriali, tenendo conto delle necessità fondamentali per la protezione delle persone che subiscono violenza.

Dei fondi stanziati da questa delibera, 700mila euro verranno destinati al sostegno e potenziamento delle attività dei Centri antiviolenza, 465.366 al sostegno delle Case rifugio autorizzate al funzionamento sul territorio regionale, 220.000 alle Case Rifugio ed ai Centri Antiviolenza esistenti per esigenze straordinarie ed urgenti e di accoglienza in emergenza per le donne sole e con figli vittime di violenza e 200mila all’attivazione e al mantenimento delle soluzioni di accoglienza di secondo livello per le donne sole e con figli vittime di violenza.

La seconda delibera voluta da Caucino sancisce invece l’approvazione dei criteri per l’accesso ai finanziamenti destinati al sostegno di interventi regionali attuativi del «Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023». La spesa complessiva, in questo caso, è di 758mila euro. Fondi indispensabili per realizzare la norma che attribuisce alla Regione la competenza di promuovere e realizzare, in collaborazione con gli enti locali, con gli enti e i soggetti del privato sociale specifiche iniziative per il monitoraggio, la prevenzione, il contrasto e l’assistenza alle vittime di violenza.

Il piano è strutturato su quattro assi (Prevenzione, Protezione e sostegno, Perseguire e punire, assistenza e Promozione) e si pone l’obiettivo di mettere a sistema gli interventi a favore delle donne, anche minorenni, vittime di violenza in tutte le sue diverse forme, con la previsione di interventi di sostegno alle persone a cui devono essere necessariamente affiancate azioni fondamentali, come il reinserimento lavorativo, l’autonomia abitativa e la formazione, oltre che l’informazione sui temi della promozione della cultura di genere nonché programmi rivolti agli uomini maltrattanti.

Ed è proprio sulla prevenzione e sulla «educazione» o «rieducazione» delle persone violente che verte invece la terza delibera fatta approvare dall’assessore regionale alle Pari Opportunità. Si tratta dell’approvazione dei criteri per l’accesso ai finanziamenti per i Centri per Uomini autori o potenziali autori di violenza di genere, per una spesa complessiva di 680.016 euro.

Il tema, sul quale Caucino insiste da anni, è la necessità, oltre ovviamente alla protezione delle vittime, di lavorare sui «carnefici»,  con interventi mirati al recupero e all’accompagnamento rivolti agli autori di violenza di genere, al fine di limitare che tali comportamenti di ripetano, favorendo l’adozione di comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali.

Da qui la necessità di coinvolgere le reti territoriali dei diversi soggetti istituzionali e del privato sociale che operano per il contrasto alla violenza in tutte le sue sfaccettature, nell’intento di promuovere e sostenere in Piemonte non solo una rete efficace di Centri antiviolenza, ma anche di Centri per uomini autori o potenziali autori di violenza di genere, che attuano interventi di natura psicologica, socio educativa, relazionale, culturale, psicoterapeutica e psichiatrica, realizzati, ovviamente, a condizione che siano prioritariamente garantiti la sicurezza ed il supporto alle vittime.

 

 

 

 

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