IL PODCAST In un mondo dell’informazione in continua evoluzione, con non poche sfide all’orizzonte, Gazzetta d’Alba ha scelto di sperimentare nuove strade e linguaggi: giovedì scorso ha debuttato la prima puntata del nuovo video podcast Fuori dai fogli, con ospiti Stefano Alessandria e Edoardo Bosio, rispettivamente presidente dell’associazione ambientalista Wild life protection e del Comitato Razom, nato un anno fa per raccogliere fondi per l’Ucraina.
La puntata è disponibile su più canali: su Facebook, dove Gazzetta d’Alba ha superato i 50mila followers, sul canale Youtube del giornale e sulla piattaforma Spotify, dove è possibile ascoltare la versione audio. Il progetto è nato dall’idea dei giornalisti Francesca Pinaffo e Lorenzo Germano, autori e conduttori delle diverse puntate. A fianco a loro, hanno lavorato anche la redazione e il comparto grafici del giornale, per mettere a punto ogni aspetto del nuovo format.
Ma che cos’è un video podcast e quali contenuti proporrà? In termini diversi, si tratta di una trasmissione di mezz’ora, dal tono informale: uno spazio libero in cui affrontare gli argomenti più diversi, dalla cultura all’attualità, dall’ambientalismo alla politica. Abbiamo deciso di cominciare con i giovani: con Bosio e Alessandria, abbiamo parlato delle rispettive associazioni, dell’attivismo tra le nuove generazioni e della possibilità in futuro di fare politica, ma anche della loro visione del territorio.
Come da calendario, da giovedì 6 luglio alle 18, sarà disponibile la seconda puntata, che avrà come protagonista Pierluigi Vaccaneo, direttore della fondazione Pavese di Santo Stefano Belbo, con cui abbiamo parlato dello scrittore nato proprio nel piccolo paese della Valle Belbo, ma anche di promozione culturale nel mondo di oggi, di social network, fino ad arrivare alla candidatura di Alba, Bra, Langhe e Roero come capitali della cultura del 2026. Non è mancata qualche anteprima sul Pavese festival, che a settembre per la prima volta andrà in scena in contemporanea al premio Pavese, da Santo Stefano Belbo fino a New York.
Francesca Pinaffo
