Ore di paura a SAN MICHELE MONDOVÌ dove a Ferragosto un uomo si è asserragliato nella sua abitazione dopo aver scagliato dal balcone oggetti e perfino frecce con un arco. Intorno alle 12.30 ha iniziato a scagliare frecce e dardi dal balcone di casa, in direzione dei suoi familiari e dei Carabinieri, intervenuti per appianare i dissidi in ambito familiare.
L’uomo di 35anni, dopo aver danneggiato un’autovettura ferma a diversi metri di distanza con delle frecce, ha iniziato a gettare nel cortile il mobilio presente in casa.
La situazione di grave pericolo, per i presenti e per l’esagitato , ha reso necessaria la chiusura dell’area anche per i residenti. Nel frattempo il Comando provinciale dei Carabinieri ha fatto intervenire un negoziatore, specializzato nella risoluzione di situazioni ad alto rischio, al fine di tutelare tutte le parti coinvolte. Al contempo è stata richiesta una Squadra di supporto operativo, formata da Carabinieri specializzati sotto il profilo tattico-operativo che potesse permettere al negoziatore l’avvicinamento in sicurezza all’appartamento dove l’uomo si era asserragliato.
L’uomo è rimasto barricato per diverse ore, sino alle 19.15 quando il negoziatore è riuscito a instaurare un dialogo, guadagnandosi la fiducia, e dopo un colloquio estenuante lo ha convinto alla resa. È stato accompagnato all’ospedale di Mondovì dove è stato preso in carico dal reparto di psichiatria; allo stesso tempo l’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Cuneo per i reati commessi.
Al termine dell’intervento i Carabinieri hanno rinvenuto nell’abitazione due archi, una balestra, numerose frecce e dardi, oltre a un machete e un discreto numero di coltelli.
Sul posto sono intervenute anche l’ambulanza del 118 e i Vigili del fuoco. Hanno assistito al tentativo di mediazione anche il sindaco Daniele Aimone con il vicesindaco Andrea Avagnina.
