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Il cuneese Beppe Ghisolfi è stato riconfermato al Cnel

Insediato nella primavera del 2019, Ghisolfi è stato riconfermato nell'organismo socioeconomico guidato da Renato Brunetta

Il cuneese Beppe Ghisolfi è stato riconfermato al Cnel

ROMA In virtù della designazione operata dall’Associazione bancaria italiana (Abi), presieduta da Antonio Patuelli, Beppe Ghisolfi rappresenta il settore banche in seno al Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel). Insediato ex novo nella primavera del 2019, nel corso della presidenza in capo all’ex ministro del lavoro di Dini e Prodi Tiziano Treu, il professore Ghisolfi è stato riconfermato nel proprio incarico nell’organismo socioeconomico di rilevanza costituzionale oggi guidato da Renato Brunetta, ex Ministro della pubblica amministrazione nei Governi Berlusconi e Draghi succeduto a Tiziano Treu. La cerimonia di insediamento dei nuovi consiglieri avrà luogo il 22 settembre a Roma alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La designazione, già recepita in un provvedimento firmato dal sottosegretario di palazzo Chigi Alfredo Mantovano fin dalla scorsa primavera, è stata ratificata in via definitiva dal Governo di Giorgia Meloni in occasione della più recente riunione del Consiglio dei ministri dello scorso giovedì 7 settembre. L’esecutivo presieduto dalla giovane leader del centrodestra ha infatti approvato in via definitiva l’elenco dei 48 consiglieri, in rappresentanza del mondo del lavoro, delle professioni e delle imprese, che porta a 64 il totale delle personalità componenti il Cnel ai nastri di partenza della undicesima legislatura consiliare.

Una nomina, di durata quinquennale, che coincide con un momento storico di assoluta centralità per questa istituzione il cui compito, assegnatole dalla Costituzione repubblicana del 1948, è quello di rappresentare i soggetti associativi intermedi in cui si articola la realtà produttiva e sindacale del nostro Paese.

Nel corso degli anni, il Cnel ha visto rafforzate le proprie competenze come banca dati dinamica dei contratti collettivi nazionali di lavoro e come centro di elaborazione e di emanazione di pareri e proposte sui temi dell’occupazione e delle condizioni lavorative e salariali. In quest’ultima ottica si colloca l’incarico che, prima della pausa d’agosto, la premier Giorgia Meloni ha affidato al Cnel per la formulazione di una soluzione politicamente e socialmente equa e condivisa in tema di salario minimo e di contrasto al duplice fenomeno del lavoro povero e delle basse qualificazioni professionali che affliggono alcuni segmenti dell’economia e dell’occupazione del Paese.

Il Presidente Renato Brunetta, ringraziando il Governo Meloni per la fiducia attribuita e per il provvedimento che completa l’organigramma delle nomine e delle designazioni, ha annunciato che l’insediamento della plenaria del Cnel avrà luogo entro la fine di settembre, in tempo utile per completare e perfezionare il pacchetto delle proposte in tema di elevazione e miglioramento delle condizioni remunerative e professionali vigenti in Italia. Proposte che includono il superamento dei contratti pirata e una estensione della sfera di efficacia e copertura delle paghe minimali e dei contratti collettivi più rappresentativi a quei settori dove, a parità o similarità di mansione svolta, non vigono le tutele già esistenti altrove.

 

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