EGEA Si parlerà del futuro della multiutility albese nel Consiglio comunale di stasera (giovedì 28 settembre), ma intanto Milano Finanza anticipa alcune delle mosse che la società Thaleia, piattaforma nel campo energetico del fondo internazionale Davidson Kempner European Partners, ha in serbo, ma che finora non erano state rese note. Si tratta di una proposta che si articola su due fasi, in quella quella che appare sempre più essere una vera operazione di salvataggio a cui, oltre alla piattaforma dedicata a progetti infrastrutturali per la transizione energetica, si è proposta anche Iren.
La prima parte dell’offerta si articola in alcuni passaggi: la trattativa per la ristrutturazione del debito; iniezione di finanza d’urgenza; aumento di capitale per entrare in maggioranza; rilancio del gruppo mantenendo intatto il brand Egea, garantendo indipendenza, nel rispetto della storia sul territorio. Nella mossa di Thaleia è previsto il coinvolgimento del territorio dell’azionariato, tra soci pubblici e magari privati locali. Milano Finanza prosegue riportando che uno dei passaggi principali vedrà Thaleia avviare una trattativa con le banche creditrici per ristrutturare il debito da circa 650 milioni, lavorando parallelamente all’iniezione di finanza d’urgenza. A ciò si accompagnerà una riorganizzazione operativa e finanziaria che punterà al mantenimento del livello di occupazione. Solo in seguito si passerà al piano industriale, che porterà il gruppo a crescere anche oltre confini lavorando su gas, idroelettrico, rinnovabili e teleriscaldamento.
