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Torna Sostenibilità incrociate al teatro Giorgio Busca (PODCAST)

Dal 3 al 5 novembre a confronto sul palco del teatro Sociale di Alba personaggi della finanza, dell’arte, dell’alta moda e della musica

Sul palco del Sociale di Alba tornano le Sostenibilità incrociate

ALBA Da tre anni, la Fiera del tartufo approda in universi in apparenza lontani dall’enogastronomia con Sostenibilità incrociate, che dal 3 al 5 novembre metterà a confronto sul palco del teatro Sociale di Alba personaggi del mondo della finanza, dell’innovazione digitale, dell’arte, dell’alta moda, della musica, del design e della cucina in una serie di incontri organizzata con Class editori.

Si comincerà venerdì con un momento di incontro tra l’alta cucina e i ragazzi che sognano una carriera nel settore, studenti degli istituti alberghieri dell’Albese e di altre zone. Stefano Mosca, direttore dell’ente Fiera di Alba, spiega: «Dalle 10 alle 13, i ragazzi e le ragazze avranno modo di incontrare lo chef Matias Perdomo, una stella Michelin con il ristorante Contraste a Milano. Questa mattinata, dal titolo “E così vorresti fare lo chef?”, è stata curata da Paolo Vizzari per permettere ai giovani di capire che cosa significa entrare in concreto in questo settore, tra difficoltà e traguardi».

Fiera del tartufo 2022: presentata la 92ª edizione. Inaugurazione ad Alba 6
Stefano Mosca

La storia di Perdomo lo dimostra: uruguayano, entra in cucina a 14 anni. Coltiva il sogno di fare lo chef nel primo hotel extra lusso del suo Paese, manca l’obiettivo perché troppo giovane, ma quattro anni dopo approda in un ristorante italiano a Montevideo e poi ottiene il biglietto per imbarcarsi per Milano. Grazie alla sua creatività e al suo stile, oggi è uno degli chef più apprezzati nel panorama italiano.

Sostenibilità incrociate entrerà nel vivo nei due giorni successivi. Sabato 4 novembre, alle 11, nel salotto del Sociale Vizzari metterà di fronte due mondi in apparenza molto lontani: da un lato, Perdomo e l’argentino Simon Press, che ha lavorato con lui all’apertura del Contraste; dall’altro Renza Veglio, anima del locale La terrazza di Castiglione Falletto che dal 1994 è uno dei punti di riferimento della cucina di Langa. «Ci è sembrato interessante mettere in relazione due realtà in apparenza così diverse, ma che sapranno stupirci, rivelando più punti in comune di quelli che potremmo aspettarci», prosegue Mosca.

L’arte e la musica, accomunate da un futuro in cui il digitale e la sostenibilità saranno centrali, saranno le protagoniste alle 15.30. Quattro i relatori: Federica Tremolada, dirigente di Spotify; Enrica Passalacqua, tra i fondatori del gruppo italiano Gallery climate coalition, che punta a rinnovare il mondo dell’arte per ridurne l’impatto ambientale; Luca Renzi, direttore generale della start-up Cinello, che si è specializzata nell’arte digitale; Diego Passoni, voce di Radio Deejay.

Dalla creatività si passerà alla finanza, con l’incontro delle 16.30, nel quale saranno messi a confronto Francesco Profumo, presidente della Compagnia di san Paolo; Simone Taddei, direttore commerciale di Credem Euromobiliare private banking; Roberto Nicastro, co-fondatore di banca AideXa.

Federica guida la Pio Cesare verso il futuro
Federica Boffa

Alle 17.30 il dialogo sarà tutto al femminile tra l’albese Federica Boffa Pio, alla guida della storica cantina di famiglia; Antonella Nonino, dell’omonimo marchio di grappe; Chiara Migliorati, del caviale Calvisius. «Parleremo di prodotti diversi, insieme a tre donne che stanno lavorando in modo incisivo nell’ottica della sostenibilità, per capire quali possono essere le strade da percorrere nei rispettivi settori».

Domenica 5 novembre, alle 11, la terza giornata si aprirà con un focus sulla sostenibilità nella tecnologia. Ne parleranno: Paolo Scarpa di Boston consulting group, multinazionale statunitense di consulenza strategica; Luba Manolova, direttrice di Microsoft 365; Tommaso Pozzi di Porini, azienda informatica lombarda; Fabio Moioli di Spencer Stuart’s technology, altra società di consulenza internazionale. Secondo Mosca, «l’intelligenza artificiale sarà centrale nel dibattito; sarà anche presente, nel cortile della Maddalena, una postazione dedicata proprio a questo tema, su cui negli ultimi anni abbiamo lavorato con Microsoft».

E come non parlare della moda e del design, con riferimento in particolare al Made in Italy? Alle 15.30 arriveranno al Sociale Sergio Tamborini, presidente di Sistema moda Italia, Andrea Batilla, esperto del settore, e Charley Vezza, patron di Italian radical design, che ha in programma di dare vita a un polo del design italiano in Langa.

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L’edizione 2021

In conclusione, alle 16.30 andrà in scena un approfondimento sui grandi eventi e su come potranno affrontare la sfida della sostenibilità. Due gli ospiti: Claudio Tognoni, direttore del No borders music festival, e Paolo Bellino di Rcs sport, in dibattito con Vizzari e Mosca. Il direttore dell’ente Fiera si augura «di incontrare molte persone, tutti gli appuntamenti sono gratuiti. C’è la possibilità, non l’obbligo, di prenotare un posto sul sito della Fiera». Sostenibilità incrociate sarà trasmesso anche in streaming, sul sito Web www.fieradeltartufo.org. f.p.

Federica Boffa Pio: «Ci prendiamo cura della qualità»

Torna Sostenibilità incrociate al teatro Giorgio Busca (PODCAST)

Ci sarà anche Federica Boffa Pio, quinta generazione della storica cantina Pio Cesare di Alba, tra gli ospiti di Sostenibilità incrociate, di cui ha parlato nel podcast di Gazzetta d’Alba uscito sui canali social del giornale il 2 novembre. Classe 1997, dopo la scomparsa di suo padre nel 2021, guida la cantina con il cugino Cesare Benvenuto.

La Pio Cesare guarda al futuro con un ampliamento dello storico stabilimento, «non per aumentare la produzione, ma per renderla più efficiente e sostenibile», precisa Federica. «Da sempre, portiamo avanti un approccio artigianale, in termini di cura maniacale della qualità della produzione, di rispetto per la materia prima e del terroir. Effettuiamo un controllo molto stringente a tutti i livelli dell’azienda, dalla vigna alla parte commerciale, che ci permette di farci conoscere in giro per il mondo».

Un’attenzione che può essere declinata anche da un altro punto di vista: «Per noi è fondamentale instaurare ottimi rapporti di lavoro con i nostri collaboratori, proprio per garantire la massima qualità. Per questo, non abbiamo stagionali: per la vigna, per esempio, possiamo contare su una quindicina di dipendenti a tempo indeterminato, che seguono tutte le fasi viticole, dalla potatura alla raccolta. Poter fare affidamento su persone che curano le nostre viti con passione è un aspetto fondamentale». f.p.

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