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Donazioni sangue, un regolamento nazionale rischia di ridurle

Icardi risponde a Marello (Pd): «Hanno ragione le associazioni, il Piemonte esprime preoccupazione»

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SANITÀ Allarme tra le associazioni dei volontari del sangue del Piemonte per lo stop alle retribuzioni degli specializzandi che prestano servizio nelle unità di raccolta, deciso da un regolamento del Governo. È quanto riportato in aula durante i question time, dal consigliere Pd Maurizio Marello che ha interrogato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi per sapere quali provvedimenti la Giunta e l’Assessorato intendano adottare per evitare il rischio di defezione e la conseguente carenza di sangue per i cittadini che ne hanno bisogno.

«Hanno ragione le associazioni – ha dichiarato Icardi in aula – il Piemonte nell’ambito della riunione plenaria del Sistema Trasfusionale italiano, tenutasi a Roma lo scorso 20 novembre, ha espresso preoccupazione per l’impatto sulla capacità di raccolta di sangue conseguente alla ‘collaborazione volontaria a titolo gratuito e occasionale’ di medici abilitati e iscritti alla scuola di specializzazione o al corso di formazione in Medicina generale».

Per tale categoria di Medici, infatti, il regolamento sancisce una incompatibilità ad avere ulteriori incarichi libero professionali con conseguente rischio di blocco assoluto della raccolta, soprattutto in regioni, come il Piemonte, dove la raccolta è prevalentemente associativa.

«Il regolamento – prosegue Icardi – è causa di gravi criticità e quindi sulla possibilità di garantire i Lea trasfusionali ai pazienti, su tutto il territorio nazionale. Per questa ragione, le strutture di coordinamento regionali, compresa quella piemontese, ne hanno chiesto unanimemente la revisione. Il direttore dell’ufficio ministeriale preposto si è fatto portatore dell’istanza presso il Ministero ed io mi farò promotore di una richiesta di una revisione in sede di Commissione Salute della Conferenza delle Regioni».

«Mi auguro – ha commentato il consigliere Maurizio Marello – che il Ministero della Salute chiarisca al più presto i dubbi interpretativi sul Decreto e si confronti con le Associazioni. Da maggio, per gli specializzandi era possibile prestare la propria collaborazione volontaria e occasionale, con contratto libero-professionale, agli enti e alle associazioni. Tale attività veniva permessa nell’attesa di un regolamento che, oggi, sembra ribadire esattamente il contrario di quanto avrebbe dovuto disciplinare».

Durante i question time è stata data risposta anche alle interrogazioni di Giorgio Bertola (Europa Verde) In merito alla recente auto-candidatura del Comune di Trino Vercellese ad ospitare il deposito nazionale di rifiuti nucleari, quale parere esprime la Giunta regionale?; di Silvana Accossato (Luv) su Carenza di posti letto presso i centri di riabilitazione piemontesi e in particolare nel territorio della Città metropolitana di Torino; di Monica Canalis (Pd) su Code bibliche a Torino per la campagna di screening gratuita contro l’epatite C: come intende agire la Giunta Cirio?; di Sean Sacco (M5S) su Biomonitoraggio abitanti Spinetta Marengo promesso entro i primi mesi del 2023. A che punto è la Regione?; di Silvio Magliano (Moderati) in Piemonte si registrano carenze di effettivi quantificabili in oltre 400 Vigili del Fuoco: come intende agire la Giunta nei confronti del Governo per porre urgentemente rimedio a questa criticità?; di Raffaele Gallo (Pd) su Valsusa, ancora problemi per chi si cura presso il nosocomio transalpino di Briançon: necessario un accordo per aiutare chi vive in valle; di Sarah Disabato (M5S) su Quale sarà la data esatta di riapertura della ferrovia Torino Ceres?

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