FIORITURE STRAORDINARIE Bra e Gualdo Tadino, città dell’Umbria a metà strada tra Gubbio ed Assisi, sono legate dal 2011 da un Patto d’Amicizia in nome delle straordinarie fioriture dei pruni. A Bra la storia la conosciamo, a Gualdo Tadino, la storia risale al 1200 ed è legata al Beato Angelo.
La storia della fioritura del biancospino a Gualdo Tadino
Ogni anno a Gualdo Tadino si ripete puntualmente un fenomeno della fioritura del biancospino in pieno mese di gennaio e sempre negli stessi giorni.
L’avvenimento è di per sé straordinario in quanto il periodo per la fioritura di questo arbusto è tardo-primaverile e avviene intorno ad aprile o maggio. Neanche le temperature sotto lo zero impediscono il ripetersi dell’evento, così come a Bra, che ad oggi non ha una spiegazione scientifica, con i germogli che fanno capolino proprio a ridosso del 15 gennaio.
Per gli abitanti di Gualdo, l’evento ha una spiegazione radicata nella storia e nelle tradizioni cittadine. Tutto risale al 15 gennaio del 1324, giorno in cui è morto Beato Angelo, quando le campane dell’abbazia di San Benedetto iniziarono a suonare da sole, apparentemente senza motivo e Angelo fu trovato morto, mentre era in preghiera. Angelo da Casale era un frate eremita che aveva dedicato la vita a Dio e alla sua città, Gualdo Tadino, amato da tutto il popolo per i molti miracoli ai malti, soprattutto ai bisognosi ed ai giovani sposi. Tutta la città, profondamente legata alla figura di questo eremita, accompagnò in processione il corpo del beato lungo la strada che portava al convento di San Benedetto, e durante il cammino, al passaggio del feretro, le siepi di biancospino si misero improvvisamente a fiorire.
L’evento fu accolto come un vero e proprio miracolo ed ancora oggi tale miracolo si ripete ogni anno; tra il 12 e il 15 gennaio il biancospino che cresce lungo il percorso si ricopre di germogli.
La devozione verso il Beato Angelo continua tuttora con le celebrazioni in onore dell’eremita patrono della città insieme a San Michele Arcangelo. Il 14 Gennaio i gualdesi si ritrovano nella Cattedrale di San Benedetto per la Solenne celebrazione dei vespri, alla presenza di Sindaco, Giunta Comunale, e “Ente Giochi de le Porte. La celebrazione continua con una Fiaccolata dalla Chiesa Parrocchiale di San Donato fino al quartiere Biancospino e termina con la Benedizione del Biancospino fiorito.
Quest’anno 7° centenario, le celebrazioni in Umbria
Nel 2024 si celebra il settecentenario della morte del Beato Angelo, il santo protettore di Gualdo Tadino. Il comitato – scrive Alberto Cecconi, uno dei promotori storici del gemellaggio con Bra – formato da laici e clero ha predisposto un programma con tante iniziative, gestite da scuole, gruppi ed associazioni, tra cui mostre, convegni, concerti, rappresentazioni teatrali, progetti per l’eremo.
La giornata clou sarà quella del 1° settembre 2024, quando l’urna col corpo del Beato verrà portata in processione per le vie della città”.
Il primo appuntamento è prossimo. La sera del 14 gennaio, alle 17,30, il vescovo diocesano mons. Domenico Sorrentino presiede i solenni vespri, seguiti dall’offerta dell’olio per la lampada votiva da parte del Comune; subito dopo apre la “Porta Santa del centenario” con concessione dell’indulgenza plenaria sino al 15 gennaio 2025.
Lunedì 15 gennaio alle 11,15 c’è la solenne concelebrazione presieduta dal cardinale Mauro Piacenza, titolare della Penitenzeria apostolica: al termine impartirà la benedizione papale.
Tra le iniziative connesse alla festa dell’apertura ci sono la grande fiaccolata della sera del 14 gennaio dall’eremo alla cattedrale, ripercorrendo le antiche strade sulle cui siepi fiorirono (e tuttora fioriscono) le spine ed il musical “Ali d’Angelo” al teatro Don Bosco. Si spera di riaprire nel corso dell’anno proficui scambi tra Bra e Gualdo Tadino, città “amiche” in nome delle prodigiose foriture invernali legate alla Madonna dei Fiori ed al Beato Angelo. In questi festeggiamenti sarà coinvolta anche Bra come città gemellata.
Lino Ferrero