Libertà d’informazione e tutela del principio d’innocenza, i giornalisti si confrontano con esperti di diritto e rappresentanti politici

Libertà d'informazione e tutela del principio d'innocenza, i giornalisti si confrontano con esperti di diritto e rappresentanti politici

INFORMAZIONE Il rapporto tra il giornalismo e l’attività giudiziaria è sempre stato in equilibrio precario, tra necessità di informare tempestivamente e la tutela del principio di non colpevolezza. La declinazione italiana delle normative europee su questi temi è stata, però, utilizzata per ridurre i margini di manovra dei giornalisti, con l’intenzione di tutelare i cittadini sottoposti a indagini, ma con l’effetto di limitare la libertà d’informazione. L’ultimo caso, il 19 dicembre, con l’approvazione da parte della Camera dei deputati di una modifica al codice di procedura penale per vietare la pubblicazione delle ordinanze cautelari, integrali o per estratto, fino al termine dell’udienza preliminare. Se anche il Senato dovesse approvare la norma, l’autonomia dei giornalisti sarebbe compressa e con essa il diritto dei cittadini ad essere informati per decidere con contezza su questioni di rilevanza ed interesse pubblico.

L’impegno informativo dei giornalisti sulla cronaca giudiziaria non verrà comunque meno, pronti ad assumersi qualsiasi conseguenza per adempiere all’unico dovere che può guidarli: quello di informare i cittadini.

Proprio per questo, oltre alla mobilitazione che con la Federazione nazionale della stampa italiana e i comitati di redazione stiamo mettendo in campo perché il provvedimento all’esame del Parlamento sia fermato e riconsiderato, l’Associazione stampa subalpina intende avviare una riflessione con gli operatori del diritto, magistrati e avvocati prima di tutto, e con il mondo della politica, su quale sia la strada migliore per garantire libertà d’informazione e tutela del principio d’innocenza.

Lunedì 29 gennaio, alle 10, a palazzo Ceriana Mayneri, in corso Stati Uniti 27, a Torino, il sindacato dei giornalisti piemontesi organizza un momento di confronto con parlamentari e rappresentanti di avvocati e magistrati su questi temi.

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