Protesta dei trattori: lunedì corteo da Asti con presidio in centro

Protesta dei trattori: lunedì corteo da Asti con presidio in centro

Anche ASTI si prepara ad accogliere la protesta dei trattori. Lunedì 19 febbraio si terrà un presidio degli agricoltori in piazza d’Armi e il corteo di trattori per le vie della città. Una delegazione arriverà in piazza Alfieri per essere ricevuta dal prefetto di Asti, Claudio Ventrice.

Dalle 14.30, per la durata del corteo, sarà sospesa la circolazione tra piazza Cosma Manera, via delle Corse,  viale Pilone da via Delle Corse a piazza 1° maggio,  piazza 1° maggio, via Calosso, corso alla Vittoria e il perimetro esterno di piazza Alfieri perimetro esterno.

Gli Agricoltori autonomi di Alessandria e Asti, annunciando il presidio che si terrà nei giorni 18, 19 e 20 febbraio spiegano: «In Italia c’è un emorragia continua di aziende agricole, nell’ultimo anno hanno chiuso i battenti soltanto in Piemonte  4.968 aziende agricole (-10,8%). Siamo scesi in piazza con i nostri trattori, che sono i nostri mezzi di lavoro, per dire basta a questa lenta morte del comparto agricolo.

  • Basta a politiche agricole scellerate: devono incentivare e sostenere l’agricoltura invece di penalizzarla concentrando in poche mani enormi risorse economiche a scapito dell’agricoltura più piccola e diffusa.
  • Basta con l’importazione indiscriminata di generi alimentari che non rispettano le nostre regole sanitarie e di coltivazione facendo concorrenza sleale alle nostre produzioni. Basta con lo strapotere di chi ci impone prezzi al di sotto dei costi di produzione affamandoci.
  • Basta con chi non è più in grado di rappresentarci e mantiene il controllo sulle nostre aziende attraverso pratiche burocratiche infinite onerose e inutili.

Avete provato a farci passare come i distruttori della terra, avete provato a zittirci con le deroghe e avete provato a dividerci e infangarci con la storia dei pesticidi, come li chiamate voi. Ma non ci fermiamo. Non sono deroghe o molecole chimiche che ci interessano. Il vero contadino ama la sua terra e la tutela, va sostenuto e incentivato a produrre prodotti tipici locali difendendo la biodiversità dei suoi terreni. Bisogna ridurre al minimo lo spreco alimentare e il consumo intensivo delle risorse minimizzando gli spostamenti delle derrate alimentari».

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