Striscione pro Palestina al liceo di Cuneo: studenti accusano di essere stati minacciati dal docente che lo ha tolto

Striscione pro Palestina al liceo di Cuneo: studenti accusano di essere stati minacciati dal docente che lo ha tolto

CUNEO Alcuni studenti sarebbero stati minacciati da un docente, al liceo Pellico-Peano di Cuneo, per avere affisso sulla facciata della scuola un manifesto pro Palestina con la scritta Stop al genocidio. A denunciarlo l’Unione degli Studenti.

Dopo l’affissione, in solidarietà con le vittime della guerra a Gaza, un insegnante, oltre a stracciare lo striscione, avrebbe tacciato di antisemitismo e minacciato di botte gli autori dell’iniziativa. Il sindacato studentesco giudica la condotta del docente «assolutamente inaccettabile».

Per i prossimi giorni è annunciata una protesta: gli studenti che vi aderiranno si presenteranno a scuola con la frase «Stop al genocidio» sui propri vestiti o sulla pelle. «Indossando la frase su noi stessi – spiegano i promotori dell’iniziativa – non infrangiamo nessuna norma e continuiamo nonostante tutto a esprimere un pensiero che dovrebbe essere universale».

Si difende con una lettera aperta agli studenti l’insegnante Paolo Bogo, docente di storia e filosofia. «Probabilmente la mia passionalità sulla questione mediorientale è stata travisata» scrive l’insegnante, precisando che il messaggio è stato rimosso «con il consenso della presidenza perché una scuola o meglio i muri esterni di una scuola non sono i luoghi per prese di posizione sulla politica estera». «È una situazione orribile. Come lo sono tutte le guerre, ma non è un genocidio» continua Bogo nel merito della situazione a Gaza.

Ansa

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