Iren: Dal Fabbro, Egea operazione strategica, piano da 180 milioni di investimenti

Iren: a giugno si chiude per Egea, non ci sarà «macelleria sociale»

ALBA «Egea per Iren è un’operazione strategica. Dobbiamo ancora crescere nei nostri territori di riferimento, Piemonte, Liguria ed Emilia e questo rappresenta un nuovo passo»: così, in un colloquio con Radiocor, il presidente Luca Dal Fabbro commenta gli accordi vincolanti, siglati a fine marzo da Iren, per rilevare il 50% della Newco (l’altro 50% sarà delle banche creditrici) in cui confluiranno tutti i business di Egea, multiutility di Alba piegata dall’impennata delle commodity nel 2022 e poi finita in profonda crisi.

Iren potrebbe chiudere definitivamente l’operazione tra luglio e agosto, ma intanto sta preparando un Piano industriale per il recupero di Egea che prevede complessivamente 180 milioni di investimenti al 2028 e la realizzazione di importanti sinergie. «Certo, a tutti i creditori sono stati chiesti sacrifici importanti, a partire dalle banche, che tuttavia», aggiunge Dal Fabbro, «hanno buone probabilità di uscire da Egea, in futuro, con piena soddisfazione, come avvenuto sul caso Sorgenia: questo perché la società ha business sani, ben radicati su un territorio industrializzato e di grande valore».

Inoltre, secondo il numero uno di Iren, il riassetto della multiutility di Alba dimostra che il tempo delle aggregazioni territoriali non è finito: «Ci possono essere ancora opportunità e se sono sui territori di riferimento vanno sfruttate. Se poi ci riferiamo a operazioni tra big, credo che oggi non siano di facile realizzazione, anche se in futuro prossimo non escludo spinte di mercato tali da indurre le grandi a realizzare per esempio partnership su singoli business dove serviranno grandi sinergie, a partire dall’acqua».

Banner Gazzetta d'Alba