CASTAGNITO «Caro Ted il dolore è troppo forte nel non vederti più, le notti sono troppo lunghe e col solo pensiero di martedì quando io ero per mano alla tua Camilla che vedendoti a terra, ha cominciato ad urlare e correre verso di te, non sono riuscita a farmarla, il tuo corpo senza vita, lei distesa su di te ad imprecare il cielo che tutto ciò non fosse vero, che al nostro arrivo a casa Giulia non ha avuto il coraggio di chiedere cosa era successo vedendoci stravolti ed in lacrime.
Ci lasci tanti bei ricordi e bei momenti, il tuo profumo che Camilla prima di andare a dormire doveva sentire, la passeggiata dopo pranzo che Giulia doveva fare per essere pronta per fare i compiti, la tua simpatia che ogni giorno dimostravi alla tue piccole, perché si erano le tue bimbe, le stavi accompagnando in momenti speciali della loro vita e ne facevi parte ogni singolo secondo.
Ora riposa tranquillo, sei sempre qui con noi e quando accoglieremo un nuovo amico a 4 zampe saremo sicuri di trovare sempre qualcosa di te in lui, vivrai nei nostri ricordi, ma il nostro cuore anche se oggi è crepato e pieno di dolore è anche pieno di amore, quello che tu attraverso i tuoi occhi e i tuoi modi di fare hai permesso di conoscere.
Ora corri , più veloce di prima e scappa da tutte quelle persone che solo odio hanno conosciuto!
Ti vogliamo bene, La tua famiglia».
Sono queste le parola con cui su un post di Facebook una famiglia ha deciso di salutare il proprio cane, un meticcio di tre anni e mezzo. Sulla morte del cane, ritrovato senza vita nel pomeriggio di martedì 7 maggio seguendo la traccia Gps del suo collare, stanno indagando i Carabinieri di Govone dopo la denuncia formale presentata dalla famiglia. Il cane, infatti, sarebbe morto per dissanguamento per la ferita provocatagli da un proiettile calibro 22 in un frutteto nelle campagne tra Castellinaldo, Castagnito e Magliano Alfieri. Ora toccherà ai militari dell’Arma fare chiarezza sull’accaduto esortati dalla famiglia che gestisce un agriturismo in frazione San Giuseppe a identificare il responsabile che avrebbe colpito l’animale in una gamba posteriore cagionandone la morte.
