Itinerari d’estate / In viaggio sulle strade dei forti

Itinerari d'estate / In viaggio sulle strade dei forti
Fenestrelle

ITINERARI Per tutta l’estate, cinque forti piemontesi (Vinadio, Gavi, Exilles, Fenestrelle e Opera 5 di Moiola) proporranno iniziative culturali con spettacoli, mostre e concerti coordinati dalla fondazione Artea. Il culmine sarà nel fine settimana del 21 e 22 settembre con Forti fortissimi.

La presenza di fortificazioni è maggiore in Piemonte rispetto ad altre regioni: pur provvista di confini naturali, è sempre stata una terra di frontiera. Un’area ricca di antiche vestigia militari è il Pinerolese. Per visitare i punti più significativi è possibile percorrere Le strade dei forti, itinerario di 14 tappe a piedi o in bicicletta. La prima parte da Villafranca Piemonte, al confine con la Granda, per arrivare a Cavour, cittadina sovrastata dalla Rocca. Successivamente si arriva a Pinerolo, confluenza delle Valli Chisone, Pellice e Germanasca. Meritano una visita il Museo storico dell’arma di cavalleria, la cattedrale di San Donato e palazzo Vittone con la Pinacoteca civica.

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Vinadio

Continuando sulle Strade dei forti si entra in Valle Chisone e, a Perosa Argentina, si incontrano i resti del Bec Dauphin, baluardo dell’antico confine della regione francese del Delfinato. In seguito, si arriva a uno dei monumenti simbolo del Piemonte: Fenestrelle (in foto). L’imponente sistema difensivo, le cui origini sono del Seicento, è formato da tre forti, San Carlo, Tre Denti e delle Valli. In totale, la superficie è 1,35 chilometri quadrati e la visita completa richiede circa 8 ore.

Altro luogo iconico della storia piemontese è l’Assietta, colle di 2.472 metri sul crinale tra le Valli di Susa e Chisone. Qui, il 19 luglio 1747, nell’ambito della Guerra di successione austriaca, le truppe piemontesi respinsero l’attacco dei francesi.

La fortezza di Exilles è un’altra imponente opera difensiva. Il percorso passa attraverso le valli in cui si sono svolte molte gare delle Olimpiadi invernali Torino 2006.

Con le ultime tappe ci si congiunge al Gran tour del Monviso e si entra nelle Valli Pellice e Luserna, luoghi in cui, dal Cinquecento, è presente la comunità religiosa valdese, perseguitata per lungo tempo.  

Davide Barile

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