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Troppi turisti che fanno selfie, la Via del sale a Limone piazza un semaforo contro gli ingorghi 

 LIMONE PIEMONTE Due semafori a duemila metri di quota fra le montagne che dividono il Cuneese dalla Liguria. È la soluzione presa per scongiurare ingorghi di veicoli a motore sull’Alta via del sale, spettacolare strada ex militare che serpeggia lungo le Alpi Marittime in un tripudio di panorami mozzafiato.

Troppi turisti che fanno selfie, la Via del sale a Limone piazza un semaforo contro gli ingorghi 
Foto altaviadelsale.com

Ogni anno, nel periodo di apertura che va da giugno a ottobre, i passaggi si contano nell’ordine dei 40 mila e il tentativo, con i nuovi apparecchi, è evitare incroci nel punto più stretto del tracciato.

«Non è stato un colpo di testa – spiega Massimo Riberi, sindaco di Limone Piemonte, uno dei quattro Comuni interessati dal percorso – ma un passo indispensabile per la sicurezza di chi vi transita. C’era il rischio di dover chiudere la strada».

I semafori sono stati installati nel tratto tra Perla e Boaria. Il verde durerà 10 minuti, il rosso cinquanta. Il tempo massimo di percorrenza tra i due dispositivi è di 20 minuti, cosa che dovrebbe permettere ai visitatori di fermarsi per ammirare il paesaggio e scattare foto. Ma la raccomandazione è di «rispettare rigorosamente i tempi previsti».

Per accedere all’Alta via del sale con auto, quad e moto si paga un ticket al varco di Limone Piemonte o in quello di Briga Alta. A partire dal 2022 è stato introdotto un biglietto simbolico anche per bici e e-bike, a 1 euro, ma solo dal casello di Limone.

C’è chi vorrebbe imporre il bando totale ai veicoli motorizzati, ma il discorso si scontra con le esigenze economiche: «Con i loro pedaggi – osserva il sindaco Riberi – le auto e le moto ci danno la possibilità di preservare la Via del sale. Gli interventi di manutenzione e di salvaguardia sono numerosi e costosi».

In meno di dieci anni gli incassi sono esplosi: dal 2016 al 2023 gli ingressi da Limone sono aumentati del 93% (108% per le moto, 67% per le auto), in termini assoluti da 3.516 a 6.781.

Nei giorni più affollati si è sforata la quota di 200 ingressi prenotati. Il risultato è un aumento degli incassi del 14%, solo rispetto ai tre mesi estivi del 2022. Nello stesso anno 2022 le ricadute economiche complessive per il comune di Limone Piemonte erano stimate dal Conitours in 3 milioni e 387mila euro. Numeri importanti in un territorio che paga ancora le conseguenze di Alex, la tempesta che nell’ottobre 2020 devastò le valli Roya e Vermenagna e costò la perdita del valico stradale per la Francia, non ancora ripristinato.

Alla questione del tunnel di Tenda il sindaco collega anche la riflessione sull’overtourism: «Sono d’accordo che bisognerà trovare una soluzione per il turismo in quota, ma è un discorso che andrà affrontato nel tempo e sperando che il valico venga riaperto».

Ansa

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