CONTRIBUTI/BONUS Il Bonus Befana, un contributo economico di 100 euro destinato ai lavoratori dipendenti, è stato originariamente pensato per essere erogato a gennaio 2025. Tuttavia, le recenti dichiarazioni del viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, indicano che l’esecutivo sta valutando di anticiparlo a fine 2024.
La misura è concepita per fornire un sostegno economico alle famiglie in un periodo particolarmente gravoso, considerando l’aumento dei costi legati alle festività e alle spese di fine anno.
A chi spetta il Bonus Befana da 100 euro?
Il Bonus Befana di 100 euro non sarà accessibile a tutti i contribuenti. L’agevolazione è riservata ai lavoratori dipendenti con un reddito complessivo annuo non superiore a 28.000 euro. Tuttavia, non basta rispettare solo il limite reddituale: per beneficiare del bonus, occorre anche soddisfare alcune condizioni familiari.
Più precisamente, il bonus sarà destinato a coloro che hanno un coniuge non separato e almeno un figlio a carico, oppure un figlio a carico in caso di assenza o mancato riconoscimento dell’altro genitore. Un ulteriore requisito fondamentale è l’imposta lorda sui redditi da lavoro dipendente, che deve essere superiore alle detrazioni spettanti.
La procedura per ricevere il bonus verrà attivata automaticamente attraverso il datore di lavoro, che effettuerà il calcolo e l’erogazione del contributo in busta paga. I lavoratori incapienti, ossia coloro che hanno un reddito imponibile inferiore a 8.500 euro, non potranno beneficiare dell’agevolazione.
Di conseguenza, molti lavoratori con contratti part-time o a basso reddito rimarranno esclusi.
L’esclusione degli incapienti
Gli incapienti rappresentano una categoria particolarmente fragile del mondo del lavoro. Si tratta di contribuenti con un reddito talmente basso che non sono tenuti a versare imposte sul reddito. Tuttavia, la struttura per l’assegnazione del Bonus Befana non include queste persone, penalizzando i lavoratori più svantaggiati che, pur rientrando nei parametri di reddito, non versano imposte sufficienti a ricevere il contributo.
Questa esclusione è oggetto di discussioni, poiché molti critici ritengono che la misura dovrebbe essere allargata anche a questa fascia di popolazione, che spesso fatica ad arrivare a fine mese. L’intento del governo con l’anticipo del bonus è comunque quello di fornire un aiuto economico tempestivo a chi ne ha più bisogno.
Riduzioni e decurtazioni: quando il bonus scende sotto i 100 euro
Non tutti coloro che rientrano nei criteri per ricevere il Bonus Befana vedranno l’intero importo di 100 euro. A causa di detrazioni fiscali, contributi previdenziali (Inps) e altre imposte come l’Irpef e le addizionali locali, l’importo finale del bonus potrebbe essere inferiore.
Queste riduzioni dipendono dalla situazione fiscale individuale di ciascun lavoratore e possono ridurre sensibilmente il valore effettivo del bonus.
L’impatto del Bonus Befana
L’introduzione del Bonus Befana si inserisce all’interno di una serie di interventi volti a sostenere le famiglie italiane in un contesto economico caratterizzato da inflazione e crescenti difficoltà economiche. Tra le altre misure allo studio, vi è anche il potenziamento dell’assegno unico per le famiglie numerose, escludendolo dal calcolo dell’Isee.