Claudio Tomatis, l’assistente di laboratorio al Cocito che ha suonato in tutto il mondo

Claudio Tomatis, l’assistente di laboratorio al Cocito che ha suonato in tutto il mondo
Claudio Tomatis

LETTERA AL GIORNALE Gentile direttore, pochi giorni fa, a Praga, ho cercato la basilica di San Giacomo e il suo meraviglioso organo. Sapevo che Claudio Tomatis, noto assistente di laboratorio presso il liceo scientifico Cocito di Alba tra gli anni Settanta e Ottanta, e grande musicista, aveva suonato quel monumentale strumento a Praga.

Tanti albesi che hanno frequentato il liceo scientifico nella vecchia sede in collina (su, oltre la Madonna della Moretta) ricordano Claudio con affetto per le capacità umane, e con ammirazione per la sua musica e le sue imprese nel mondo. Un giovane docente (aveva sette anni più di noi) che al liceo nei momenti di svago apriva il cuore e la mente, con i suoi racconti di viaggi avventurosi tra Africa e Asia, e con la sua musica.

Claudio Tomatis, l’assistente di laboratorio al Cocito che ha suonato in tutto il mondo 1
L’organo in San Giacomo a Praga, che Tomatis ha suonato

Nella sua breve vita ha eseguito grandi concerti d’organo anche al Jesus college di Cambridge, a Saint Germain des Près di Parigi, a Santo Stefano a Vienna e nel duomo di Firenze. Nella cattedrale di Worcester ha usato l’organo suonato da Haendel. E poi a Gerusalemme, nella chiesa dell’Ascensione e al Santo sepolcro.

Era normale, per lui, eseguire Bach e Vivaldi nella Rift Valley o sulla via dell’incenso in Yemen (o più semplicemente il rag di Scott Joplin, quando capitavamo a casa sua).

L’ultima volta che l’ho visto è stato al Salone del libro di Torino del 1988. Rideva felice, seduto allo stand della casa editrice. Nell’occasione, acquistai Il mare di giada, ultimo suo libro. «Con amicizia», scrisse Claudio nella dedica a me e mia moglie. I suoi grandi occhi scuri che avevano visto tutti i continenti dicevano che non era una frase di circostanza. Poco più di dieci anni dopo fu ucciso da una banda di malviventi nella sua amata Africa dove tornava ogni anno, ma la sua musica, le sue fotografie di luoghi lontani, i suoi libri e il suo sorriso rimangono.

 Teresio Asola

 Grazie, gentile Asola, per le foto inviate e per la diretta testimonianza sul fossanese Claudio Tomatis, uomo di scienza, musicista, viaggiatore e scrittore, poi scomparso tragicamente in Africa. Nonostante il tempo passato, in Alba c’è ancora chi lo ricorda, e anche con piacere, per averlo conosciuto durante gli anni del liceo. E che magari può aggiungere qualche particolare interessante della sua vita.  
g.t.

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