PIOZZO «Sembra quasi una provocazione: una serata dedicata all’alta ristorazione e alla birra nelle sue infinite sfumature a soli due passi da Barolo, la patria del buon vino. E forse, provocare è, sotto sotto, il nostro intento, senza però mai dimenticare il grandissimo amore che tutti noi nutriamo per le Langhe».
Apre con queste parole la terza edizione di Fermento in Langa Teo Musso, uno dei padri fondatori della birra artigianale in Italia. Colui che negli anni è stato in grado di rivendicare il nome della birra italiana, concentrandosi sulle materie prime e sull’artigianalità del processo. Colui che, da visionario, è riuscito a trasformare la sua passione in qualcosa che, oggi, viene riconosciuto a livello internazionale.
Una serata speciale
Ed è proprio dalla collaborazione tra Italia Squisita e Teo Musso, che nasce Fermento in Langa. Lunedì 9 Settembre, all’Open Garden Baladin, è andato in scena un evento di beneficenza dedicato alla musica dal vivo, alla cucina italiana contemporanea e, ovviamente, alla birra artigianale. Il ricavato è stato interamente devoluto alla Fondazione Specchio dei Tempi, un’associazione che cerca di stare vicino a chi soffre, nelle emergenze, ma anche nella quotidianità attraverso interventi negli ospedali, nelle scuole e nelle fasce più deboli. Ad aprire la serata, un concerto di Alti e Bassi Orchestra.
Le eccellenze del territorio
Fermento in Langa nasce con lo scopo di celebrare le eccellenze del nostro territorio. Eccellenze fatte di prodotti, produttori ma, soprattutto, fatte di grandi professionisti che, insieme, cercano di valorizzare le materie prime, rendendole specchio del territorio di origine. Sono proprio questi professionisti i veri portavoce della tradizione. Tradizione che, è importante ricordare, è in continuo movimento. È così che nasce un percorso che spazia dalla cucina gourmet, alla pizza per concludersi con la pasticceria e la cioccolateria. Il tutto, accompagnato da birre artigianali selezionate da Teo Musso, cocktail Baladin e cocktail realizzati per l’occasione dai Mixologist di Tumbo (Alba), 18-70 Drinkin’ Kitchen (Bra) e Rama (Milano-Roma).
Un itinerario a isole che ha visto chef, pizzaioli, pasticcieri e cioccolatieri proporre le loro creazioni: piatti realizzati con materie prime del territorio che sinfonicamente si integravano con esperienze vissute e prodotti lontani dalla nostra tradizione culinaria. Un palco nel quale i protagonisti della gastronomia italiana hanno potuto mostrare la loro vera anima.
Chiara Nervo