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Suona la campanella e se mancano i servizi iniziano le polemiche

L'istituto: «Invece che dal primo settembre, come avveniva di solito, la liberatoria per convocare il personale da tali elenchi ci è stata concessa soltanto dall’11, i ritardi non dipendono da noi»

Suona la campanella e se mancano i servizi iniziano le polemiche

A SCUOLA Il nuovo anno scolastico è iniziato mercoledì 11 settembre e, puntuali nonostante le rassicurazioni ministeriali, si sono ripresentati i tradizionali problemi relativi alla mancanza del personale. Alcune segnalazioni di disservizi sono giunte da mamme con i figli che frequentano l’Istituto comprensivo del Mussotto. Una di loro, che ha voluto mantenere l’anonimato, ha commentato: «La situazione è vergognosa, la scuola è ricominciata da due settimane ma, all’asilo del Mussotto e di Vaccheria, l’orario di funzionamento è soltanto fino alle 13.30. Nella frazione albese la mensa è entrata in funzione, mentre a Guarene hanno detto che i bambini avrebbero potuto portare i panini da casa. Nessuno, ovviamente, l’ha fatto, sono troppo piccoli e non riescono a gestirsi da soli».

«Per quanto riguarda le elementari, il servizio di prescuola non è ancora entrato in funzione. Dovrebbe garantire una vigilanza dalle 7.30 alle 8.30, orario di inizio delle lezioni. Come possiamo fare noi genitori che dobbiamo recarci al lavoro? Il preside dice di non essere riuscito a completare l’organico. Questo, però, è un problema suo, avrebbe dovuto attivarsi per tempo».

Altra lamentela riguarda «il trasferimento di insegnanti dall’asilo del Mussotto a Vaccheria e viceversa. Lo scorso anno abbiamo partecipato alle presentazioni della scuola e abbiamo scelto un determinato plesso perché d’accordo con un certo metodo educativo. Nello specifico, a Vaccheria era usata l’educazione montessoriana, mentre al Mussotto quella di tipo tradizionale».

Chiedendo delucidazioni all’Istituto comprensivo in questione, è sorta l’opportunità per fare chiarezza su molti aspetti legati al lavoro, spesso silenzioso, di chi amministra la scuola dalla segreteria.

Spiegano: «Innanzitutto va chiarito che, da martedì 24 il prescuola è stato attivato. Ed era già stato stabilito in una riunione prima che arrivassero le segnalazioni. Poi, se si vuole essere chiari, bisogna dire che anche alla Moretta e in altri plessi la scuola materna ha funzionato fino alle 13.45. Abbiamo un problema con il personale e, per questo, a volte spostiamo insegnanti da un plesso all’altro. Dobbiamo prima di tutto pensare a garantire il funzionamento delle scuole dell’obbligo, le elementari e le medie. Per la materna faremo comunque tutto il possibile».

Con l’aggiornamento delle graduatorie di terza fascia «invece che dal primo settembre, come avveniva di solito, la liberatoria per convocare il personale da tali elenchi ci è stata concessa soltanto dall’11. Alcuni dei collaboratori assunti si sono messi subito in malattia e, per sostituirli, ci vogliono almeno quarantotto ore. In tanti, se vedono che si tratta di una supplenza breve, non accettano nemmeno l’incarico. Tutte le segreterie, però, sono in questa situazione».

A tutto ciò va aggiunto «il fatto che, puntualmente, i genitori se la prendono con noi. Ci insultano pesantemente e a volte ci minacciano, siamo stufi di essere trattati in questo modo. Abbiamo a cuore i bambini, ma le famiglie non possono pretendere che la scuola sia un parcheggio. Forse dovrebbero prendersela con chi fa le leggi. Sui giornali esce sempre la versione dei genitori e non di chi lavora nell’ombra, alle prese con una grande mole di lavoro per fare partire la macchina della scuola in tempo». 

 Davide Barile

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