ALBA Il borgo Patin e tesor, presieduto da Nello Del Giacco, venerdì 20 settembre ha festeggiato i primi trent’anni del gruppo Sbandieratori e musici. La festa, cui hanno partecipato i rappresentanti degli altri borghi e della Giostra delle cento torri, si è tenuta nei locali dell’oratorio del Duomo.
Racconta Fabio Tarditi, responsabile del gruppo: «La scelta del luogo non è stata casuale, il primo nucleo era costituito da persone che frequentavano l’oratorio. Per la parte gastronomica abbiamo avuto il supporto della pro loco di Ricca. Insieme ai membri di tutti i borghi abbiamo raccolto cinquecento euro, che devolveremo ai nasi rossi dell’associazione L’arcobaleno Vip».
L’esperienza di Tarditi «è iniziata nel 2009. Con il Covid-19 abbiamo perso alcune persone, ma l’anno scorso abbiamo avuto otto nuovi ingressi. In tutto siamo una ventina, dallo scorso autunno stiamo organizzando dei laboratori per bambini che dovrebbero aiutarci a far salire il numero di iscritti. Puntare sulle nuove generazioni è fondamentale. Ci alleniamo il giovedì sera nella palestra di via Fratelli Ambrogio e, con il clima più caldo, nella zona industriale. Gli adulti iniziano alle 21, mentre i più piccoli alle 20.30. Chi volesse aggiungersi può contattarci al 338-81.63.515».
Nel corso degli anni «abbiamo usato sei tipi di bandiere diverse e, nell’ultimo Palio degli asini, abbiamo sfilato con tutte quante. Quest’anno abbiamo fatto diverse uscite: siamo stati a Ceresole, Saint Vincent, Castellinaldo e Castelletto d’Orba. La scorsa settimana, poi, siamo andati a trovare gli ospiti della casa di riposo San Paolo. Per il futuro contiamo di aumentare le nostre trasferte in Italia e, perché no, anche all’estero».
Durante la serata «abbiamo premiato con delle targhe chi, nel corso del tempo, si è particolarmente distinto nell’impegno per il borgo. Oltre al presidente Del Giacco e alla predecessora Graziella Destefanis, il riconoscimento è andato a Carlo Capra, Savio Chiadò, Angelo Cardinale, Raffaele Castagno, Daniele Del Giacco, Sara Biglino, Damiano Bonardo, Andrea Ferrari, Gianluca Grosso, Andrea Masciavé e Luigi Rapalino».
Quest’ultimo è stato la guida degli sbandieratori nei primi anni e ricorda: «Facevo parte del gruppo Città di Alba dal 1977 e, per ragioni di famiglia, dovetti abbandonare. Mi chiesero poi di dare una mano al borgo: accettai sapendo che si trattava di un’attività meno impegnativa. All’inizio eravamo in quattro: oltre a me, c’erano Andrea Castellengo, Isabella Delfinetti e Danilo Veglio. I musici, invece, erano seguiti da Andrea Masciarè. Grazie alla sarta Mirella Reverdito, che ha cucito per lungo tempo abiti e bandiere, abbiamo potuto risparmiare parecchio».
Davide Barile