ALBA Nel pomeriggio di venerdì 4 ottobre, nei locali della casa della comunità di Alba (ex ospedale San Lazzaro), l’Asl Cn2 ha inaugurato l’Angolo di Arianna… per non perdere il filo, uno spazio accogliente interamente dedicato all’ascolto e al supporto dei caregiver e dei familiari che si prendono cura di persone affette da demenza e disturbi neuro cognitivi al proprio domicilio.
La struttura è gestitaa dal Centro della memoria (Centro disturbi cognitivi e demenze) dell’Asl Cn2 e nasce in ricordo dell’infermiera Arianna Possio, grazie alla generosità della famiglia attraverso una donazione da parte dell’organizzazione di volontariato Ho cura. L’elargizione ha permesso, inoltre, di acquistare 10 bambole per la doll therapy a domicilio, da poter prescrivere alle persone in cura presso il Centro della Memoria, in modo da alleviare il carico dei caregiver.
Un luogo per l’infermiere di famiglia e comunità
Sabrina Contini, direttrice delle professioni sanitarie Asl Cn2 e responsabile dell’Angolo di Arianna dichiara: «L’idea nasce pensando ad Arianna e al percorso di specializzazione che aveva scelto: infermieristica di famiglia e comunità. È un luogo e un progetto in cui questa figura, collaborando con tutti i professionisti presenti nel Centro della memoria, garantisce la risposta all’insorgenza di nuovi bisogni assistenziali espressi e potenziali, che insistono in modo latente nella famiglia e nel gruppo dei caregiver. Sarà possibile trovare professionisti con un forte orientamento alla proattività, preparati a intervenire con la progettazione di occasioni di incontro tra persone che presentano problemi di salute simili, al fine di favorire i processi di auto e mutuo aiuto e fornire sostegno ai caregiver nella risoluzione delle difficoltà di vita quotidiana».
Michele Dotta, direttore di neurologia dell’Asl Cn2 e responsabile del Centro della memoria: «La malattia di Alzheimer colpisce non solamente chi ne è affetto, ma tutto il suo nucleo familiare, e in particolare il caregiver, la persona che più di ogni altra se ne prende cura. Il carico assistenziale ed emotivo di chi assiste un malato di Alzheimer è grandissimo in tutte le fasi di malattia. Nelle prime fasi, oltre a stare accanto al proprio caro e condividerne le angosce nel momento dei primi sintomi e della diagnosi, è necessario affrontare tutti i cambiamenti nella vita familiare, sociale, professionale che questa comporta. Nelle fasi avanzate diviene impegnativo assistere la persona affetta in tutte le attività e spesso ci si trova di fronte a disturbi del comportamento, quali irritabilità e aggressività difficili da affrontare e da accettare emotivamente. Questa iniziativa permette di dare un grande aiuto a chi accompagna il malato in tutti i momenti della malattia».
La Giornata mondiale dell’Alzheimer
L’inaugurazione avviene a pochi giorni dalla Giornata mondiale dell’Alzheimer, istituita nel 1994 dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dall’Alzheimer’s Disease International (Adi) per promuovere iniziative dedicate alla conoscenza e alla diffusione delle informazioni sulla malattia. La malattia di Alzheimer, la più comune forma di demenza, insorge più frequentemente dopo i 65 anni di età e colpisce più spesso le donne. Come tutte le forme di demenza comporta un progressivo decadimento delle funzioni cognitive, a cominciare dalla memoria.
Per informazioni sul Centro della memoria è possibile contattarne la segreteria al numero: 0172-14.02.204.