
ALBA Sara Novello, nel 1994, aveva 17 anni. Il 5 novembre, nel tardo pomeriggio, era a casa, a San Rocco Cherasca. L’ha vista entrare dalla finestra della cucina, la frana che in pochi attimi ha distrutto tutto. La foto della sua casa ridotta a macerie è diventata uno dei simboli della tragedia.
Dopo qualche minuto, sentimmo un altro tremendo frastuono. Mi alzai dal divano e, dalla finestra della cucina, la vidi arrivare: una valanga di fango che mi travolse. Per alcuni attimi, mi sentii trasportare. Non mi rendevo conto di che cosa stesse accadendo.
Poi, riuscii a percepire delle voci attorno a me. Con gli occhi aperti e la pioggia che mi cadeva in faccia, vidi i vicini, che chiamavano i miei genitori. Ero in strada, trasportata dal fango dal primo piano alla statale. Mia mamma piangeva, disperata, di fronte alla nostra casa completamente distrutta.
Mia sorella era rimasta sul divano: la frana le era passata a fianco ed era rimasta intrappolata tra i pezzi di muro, con ferite a un piede. Gridava. Mio padre cercava di liberarla, ma non era semplice stare in piedi tra i calcinacci.
Il racconto completo è in edicola su Gazzetta d’Alba di oggi, 5 novembre